Una decisione sofferta, ma necessaria, quella di Conte di abolire il Natale per gli italiani quest'anno. Ieri, dopo un lungo Cdm, il premier Giuseppe Conte presenta il Decreto Natale che comprende tutte le misure da seguire durante le prossime settimane che verranno.

Le restrizioni definitive: Italia zona rossa

L'Italia sarà zona rossa in tutti i festivi e prefestivi fino al 6 gennaio, con negozi, bar e ristoranti chiusi. "Senza misure andremmo incontro a grossi rischi, abbiamo trovato un punto di equilibrio", ha detto il premier durante la diretta Facebook.

Dalla parte dei ristoratori

Dopo giorni di discussioni, il governo vara la nuova stretta per evitare che i pranzi e le cene delle Feste facciano da detonatore per una terza ondata a gennaio e febbraio. Dal 24 dicembre al 6 gennaio si potrà dunque uscire di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. Conte si è poi detto "a fianco" agli operatori che saranno coinvolti dalle misure. "Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone un ristoro immediato di 645 milioni di euro per ristoranti e bar".

Le restrizioni definitive: Italia zona arancione

L'intero territorio nazionale sarà zona arancione i giorni 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio Comune senza giustificarne il motivo. Per venire incontro a comuni fino a 5000 abitanti fino a 30 chilometri, ma non nei capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi bar e ristoranti ad eccezione per l'asporto e consegne a domicilio, mentre i negozi resteranno aperti fino alle ore 21.

Sul vaccino: obbligo o scelta?

Il governo non prevede l'obbligatorietà del vaccino, ha precisato Conte. "E' una scelta precisa, lo offriamo facoltativamente ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare che il vaccino e' testato dalle istituzioni più qualificate in Europa. Sarà un vaccino sicuro, sarà offerto a tutti e speriamo tutti si predispongano a farlo".

Scuola: quando si riparte

"Fiduciosi sulla scuola in presenza a gennaio" - "La pandemia ci sta insegnando, tra le lezioni, che dobbiamo mantenerci sempre pronti a intervenire", ha continuato il presidente. "Abbiamo programmato al momento un recupero della didattica in presenza al 7 gennaio. Nel corso del Cdm c'è stata una pausa durante la quale i ministri Azzolina, Boccia, e De Micheli mi hanno informato che i tavoli presso i prefetti stanno funzionando molto bene, con sinergia. Questo ci dà maggiore fiducia per la ripresa in presenza a gennaio".

Il numero di vittime del virus

I decessi "restano una ferita per tutta la comunità internazionale", ha osservato Conte. "Anche la Francia e il Regno Unito hanno superato i 60mila morti, ma non si tratta di stabilire classifiche. I decessi dipendono da molti fattori, abbiamo una popolazione molto anziana, la seconda al mondo dopo il Giappone. Le statistiche dicono che la morte colpisce chi ha delle co-morbilità. E ancora dagli stili di vita. Con gli scienziati stiamo studiando le risposte, ma qui la politica si ferma e lascia spazio alla scienza".

No a cenoni e feste private, vostra responsabilità

"Non entriamo in casa degli italiani. Il divieto è stato concepito come limite alla circolazione nella zona rossa. Stiamo prevedendo forti limiti alla circolazione. Si esce con l'autocertificazione. Per compensare c'è questo piccolo attenuamento". Dunque, la responsabilità cadrà su ognuno di noi, evitare cenoni e feste private per non ritrovarci a gennaio con il numero di decessi in aumento e, nella peggiore delle ipotesi, una terza ondata: più rigida e dura delle precedenti. Leggi anche: Conte cancella il Natale: “Scelta dolorosa, ma ci sarà un pò di socialità”. Tutte le nuove regole per l’Italia a doppio colore Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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