Nuova ordinanza in arrivo in Campania. De Luca, lo sceriffo buono. Non tuona più, ma promette di farsi carico attraverso la Regione delle problematiche dei cittadini e nello specifico dei ristoratori che da ieri hanno pervaso le strade delle città.

De Luca

Quindi, non ritira l’ordinanza anti-Covid ma promette – come titola il quotidiano “il Mattino” – «aiuti per i ristoratori». Dopo la fumata nera al termine del vertice in Regione Campania c’è il rischio che oggi i blocchi stradali «spontanei» che hanno paralizzato mezza Napoli possano riprendere con «più organizzazione». La rivolta dei ristoratori contro l’ordinanza del governatore potrebbe non placarsi. Saremo vicini spiega e daremo tutto l'aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l'epidemia. Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo». Sembrerebbe, sempre coem riporta anche Il Mattino che sul tavolo la Regione ha messo, quindi, i cosiddetti ristori, cioè soldi, per imborsare la spesa fatta dai ristoratori per questi giorni: solo a Napoli ci sono oltre 1.500 locali. Poi si devono aggiungere i fondi strutturali messi a disposizione da Governo e Regione. I ristoratori «lamentano di essere la sola categoria a serrande abbassate». Oggi se ne saprà di più sulla strategia che i ristoratori vogliono mettere in campo, ma soprattutto se ne saprà su come la Regione intende ristorare che sta manifestando con vigore non senza ragioni.

Campania zona arancione: cosa si può fare e cosa no Posso spostarmi in un altro Comune?

La zona arancione ricordiamo che prevede il divieto di spostamento da un Comune all’altro se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità e la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

Posso prendere il caffè al bar?

L’ordinanza impone poi un altro divieto: stop assoluto alla vendita di qualsiasi bevanda anche non alcolica in strada dalle 11 del mattino in poi. Questo per evitare i tradizionali brindisi e apertivi delle vigilie.

L’ordinanza di De Luca nel dettaglio

L’Ordinanza numero 98 firmata ieri dal governatore De Luca nel dettaglio: 1. Confermate tutte le misure vigenti alla data odierna per effetto di disposizioni statali – ivi comprese quelle di cui all’art.2 del DPCM 3 dicembre 2020 (cd. “zona arancione”) – nonché regionali (Ordinanza n. 96 del 10 dicembre 2020 su controlli degli arrivi e limitazioni alla mobilità sul territorio regionale) ; 2. Divieto per i bar e gli altri esercizi di ristorazione, dalle ore 11,00 del mattino, di vendita con asporto di bevande alcoliche e non alcoliche. 3. Per tutto l’arco della giornata, divieto di consumo di cibi e bibite, anche non alcoliche, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, ivi comprese le ville e i parchi comunali; 4. Per tutti gli esercizi commerciali, obbligo di misurazione della temperatura corporea agli avventori all’ingresso dei propri locali e di inibire l’ingresso laddove la temperatura risulti superiore a 37,5 ° CC. 5. Raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida” 6. Raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ai sensi delle disposizioni vigenti, nonché delle disposizioni di cui al precedente punto 3.

Tutte le altre regole della zona arancione

Posso uscire di casa, dal comune, dalla Regione? (E per quali motivi?)

All’interno della zona arancione ci si può muovere solo ed esclusivamente (vietati quindi gli spostamenti tra comuni e regioni diverse) all’interno del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per i seguenti motivi: lavoro, salute o altre “comprovate esigenze”.

Devo portare con me l’autocertificazione quando mi muovo?

Sì, l’autocertificazione va sempre portata con sé (nel caso non la si avesse, le autorità forniranno il modulo al momento del controllo).

Posso fare sport o attività fisica all’aperto? Si può fare attività fisica, ma solo all’interno del proprio comune. Nelle zone arancioni palestre e piscine sono chiuse.

I negozi sono aperti?

I negozi al dettaglio sono aperti, mentre rimangono chiusi nei giorni festivi e pre-festivi i centri commerciali.

C’è ancora il coprifuoco?

Sì al momento è vietato circolare dalle 22 alle ore 05, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità, salute. Nelle zone arancioni – e quindi nei giorni 28,29,30 dicembre e 4 gennaio – il governo ha deciso di non anticipare il coprifuoco dalle 22 alle 20.

I musei sono aperti?

No, mostre,musei, teatri e cinema sono chiusi. Leggi anche: "Troppi assembramenti in città”. Il sindaco di Napoli ora è nei guai: denunciato per concorso in epidemia  Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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