Un 30enne residente a Melito di Napoli offre assicurazione auto ad un prezzo fin troppo conveniente. Una donna, cade nella sua trappola e decide di attivare il contratto. La contrattazione avviene tramite Whatsapp, già questo, avrebbe dovuto far insospettire la donna, ma l'idea di assicurare la propria auto al prezzo di 200 euro per l'intero anno era troppo allettante. Così, senza pensarci troppo invia un bonifico "all'assicuratore". Peccato che non riceverà mai il contratto. Il lungo ritardo, nonché la totale sparizione dell'uomo inducono la donna a rivolgersi ai carabinieri della tenenza di Arcidosso, Grosseto. Le indagini effettuate dai carabinieri, che si sono sviluppate attraverso verifiche on line e con gli istituti bancari coinvolti; hanno permesso di accertare che dietro alla vicenda si nascondeva una truffa che si sviluppa su tutto il territorio nazionale e che ha colpito numerose persone, raggirate con il medesimo sistema. Il 30enne di Melito è stato quindi denunciato a piede libero alla Procura di Grosseto, per il reato di concorso in truffa.

Come evitare le truffe

Per evitare una truffa è fondamentale informarsi presso l’Ivass, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, presso il quale sono registrati tutti gli agenti "regolari". In particolare, un indizio potrebbe esser la richiesta da parte del finto broker di una "commissione": quelli regolari, invece, non chiedono commissioni perché pagati direttamente dalle compagnie. Un altro esempio diffuso è quello delle finte compagnie o assicurazioni fantasma; che spesso contattano l’automobilista per telefono o via mail dopo averlo attirato con volantini pubblicitari e relative promesse di assicurazioni "low cost". In caso di accettazione del preventivo viene chiesto il pagamento tramite bonifico o attraverso internet, quando non addirittura in contanti con promessa di ricevere poi a stretto giro di posta il tagliando è relativa assicurazione, cosa che ovviamente non accadrà mai. Il consiglio di base per situazioni del genere è di diffidare da contatti non certificabili e, soprattutto, non pagare mai prima di aver ricevuto tagliandi e aver verificato la loro legalità. Infine, è fondamentale sul sito siano presenti tutti i dati ed i riferimenti della compagnia assicurativa, possibilmente con contatti non esclusivamente via cellulare o whatsapp. Leggi anche: De Luca sconfigge il “mercato nero”, arriva il vaccino in Campania: dove, come e a chi spettano le prime dosi. Tutti i dettagli Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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