In Campania scoppia un nuovo focolaio, questa volta, presso un istituto comprensivo di Ascea, in provincia di Salerno. Purtroppo, l'esito dei tamponi ha dato questo verdetto: sono risultati positivo altri due bambini ed una insegnante. Ieri sera – come riporta il sito web infocilento.it – è arrivato il verdetto dai test effettuati dopo la positività di una bambina che frequenta la scuola. A far scattare l’allarme la notizia che la mamma della piccola era risultata positiva. La situazione in Campania è alta in queste ore.

Intanto c'è paura per il virus modificato

Il peggio deve ancora venire. Sembra una battuta, invece, è quello che potrebbe accadere con la mutazione del nuovo virus. Non solo, il virus sarebbe presente in Italia già da mesi e non da giorni. Nonostante il lockdown e le misure di restrizioni adottate dal Governo, la diffusione di questo virus mutato si mostra più violenta del suo predecessore. Il rischio più alto è quello di vedere crollare il nostro sistema sanitario nazionale e di far schizzare oltre i livelli di guardia il numero dei contagi. Il virus inglese non sarebbe più letale di quello attualmente dominante, ma sarebbe fino al 70% più contagioso. Ed è proprio questo il grave problema, perché gli ospedali rischierebbero il collasso in tempi rapidissimi. Qualsiasi virus, quando si moltiplica, porta con sé degli errori di “copiatura” nel proprio codice genetico. Sars-Cov-2 non è da meno. Dalla prima sequenza conosciuta e depositata ad inizio gennaio ad oggi sono moltissime le mutazioni che si sono andate a creare.

Le mutazioni

Queste mutazioni ci consentono di capire l’evoluzione del virus nelle differenti parti del mondo. E infatti possibile ricostruire, grazie all’analisi della sequenza dell’RNA virale, l’albero evolutivo del virus. Quando le mutazioni si accumulano nel tempo il virus può cambiare le proprie caratteristiche al punto tale da dare origine ad una variante virale rispetto al virus originale. E’ questo il caso, non il primo, di VUI-202012/01. La nuova variante in realtà non è un qualcosa di così sconosciuto. Identificata già a settembre in Inghilterra, la variante era presente anche in Sud Africa e Australia. Una sola mutazione non è in grado di generare una variante virale. Ciò si verifica invece quando queste si accumulano nel tempo. VUI-202012/01 è una variante perché contiene differenti mutazioni. La più “famosa” è N501Y. Tale mutazione si ripercuote sulle caratteristiche della proteina “spike”, quella porzione che il virus sfrutta per aderire alle cellule umane e infettarle. Nelle prossime ore in Campania, ma anche nelle altre regioni d'Italia, riflettori puntati sul comportamento che avranno i cittadini, se responsabile oppure no. Leggi anche: Lockdown Natale, torna anche l’autocertificazione: come e quando usarla. Tutte le novità Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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