Nuova ordinanza De Luca: si riapre... a metà gennaio. Il problema è dato sempre dalla crescita dei contagi. In Campania i numeri nelle ultime settimane sono incoraggianti, soprattutto l’Rt, l’indice di trasmissibilità del virus, così come il rapporto tra tamponi e numeri di nuovi positivi.
A confermarlo anche il bollettino di oggi, 25 dicembre. Ma l’inquilino di Palazzo Santa Lucia sa bene che il vero banco di prova saranno queste festività. Gli effetti delle riaperture del Governo e dello shopping natalizio si potranno misurare soltanto nei prossimi giorni.
E ci sono tra l’altro le feste del Capodanno e dell’Epifania che possono ancora incidere sulla curva dei contagi. Riaprire con un numero dei positivi in crescita e con l’incognita della variante inglese, che sembra attecchire più facilmente proprio tra i più piccoli, trasformati in indiretti veicoli di contagio a danno delle fasce di popolazione più anziane. Per questo De Luca predica cautela e sposta la possibile data di apertura delle scuole al 15 gennaio.
“L’ipotesi al vaglio è che dal 15 gennaio gli alunni delle scuole della Regione Campania possano tornare gradualmente in classe. Ma ripeto: questa è un’ipotesi che deve essere valutata dall’unità di crisi”, ha dichiarato l’assessore Lucia Fortini. Una dichiarazione che aprirà un nuovo fronte di scontro con il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “Non siamo d’accordo con il ministro con il 75% – ha proseguito la Fortini -. Questa non è una percentuale giusta anche dal punto di vista organizzativo”.
Infine conclude: “Probabilmente una percentuale giusta è del 50%. Per questo ci affideremo all’autonomia organizzativa di ogni scuola facendo in modo che siano i dirigenti scolastici a modulare la percentuale degli alunni in presenza per consentire di lavorare in serenità”.
Campania zona rossa
Entra in vigore la zona rossa stabilita dal Governo centrale e le attività di ristorazione possono tornare e vendere anche con la consegna diretta della merce al cliente davanti al locale. Un “cortocircuito” normativo che rischia di favorire assembramenti e festeggiamenti proprio nel giorno della Vigilia.
Aperitivi sottobanco
Sui gruppi WhatsApp e Facebook ci sono già tantissimi inviti per amici e conoscenti per l’ultimo aperitivo prima del Natale. Sono tanti gli eventi “sottobanco” organizzati anche da giovani e meno giovani per sfidare i divieti imposti dallo sceriffo De Luca e dal Governo Conte.
A incoraggiare i trasgressori anche la scadenza del provvedimento della regione che ha vietato in questi giorni l’asporto per pub e ristoranti.
L’ordinanza è tra l’altro finita al centro di mille polemiche e non sono mancati i commercianti che hanno infranto la legge vendendo caffé e bibite alcoliche anche oltre le 11.
Adesso però la situazione cambia: con la zona rossa introdotta dal Governo, il cliente può tornare ad acquistare senza alcun limite di orario una bevanda al bar o in una vineria e consumarla all’esterno del locale. Un pericoloso buco nelle maglie della normativa che può provocare l’effetto contrario a quello che i divieti provano a scongiurare.
Gli assembramento sono dietro l'angolo e chi può è già corso ai ripari.
De Magistris lancia ordinanza anti movida
Ieri il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha emanato un’ordinanza comunale che intensifica i controlli in 31 strade a rischio “movida”, tra le quali i baretti di Chiaia e il centro storico.
Inoltre, sempre ieri mattina, dopo una riunione interforze in Questura, polizia carabinieri e vigili urbani hanno previsto una stretta sui controlli.
Posti di blocco saranno presenti negli snodi viari principali della città e sui raccordi stradali di collegamento con la provincia. Gli agenti della Municipale pattuglieranno le strade del centro, mentre la Polizia vigilerà soprattutto sui luoghi di approdo in città, come stazioni, aeroporti e metropolitane.
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