“Dopo Napoli la Calabria è la mia seconda terra. Se c’è la volontà di mettere in atto un passaggio rivoluzionario, questo merita la massima e attenzione e, per quanto mi riguarda; per quello che posso fare darò sicuramente il mio contributo da uomo di giustizia“. Sono queste le parole pronunciate dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto all’iniziativa sulla legalità organizzata dal gruppo “Confronti a 5 stelle per il Sud” e dal “Movimento La Strada“, entrambi vicini al Movimento 5 Stelle. Mentre si ricorrono le voci che darebbero de Magistris come futuro candidato presidente della Regione Calabria per le elezioni che si terranno nel 2021, il sindaco non esclude apertamente l’eventualità di una sua candidatura. La Calabria “è una terra che ha bisogno di un grande processo di emancipazione e di non affidarsi a qualcuno che venga calato dall’alto, ma di emanciparsi con le proprie forze, creando le giuste connessioni" ha detto de Magistris. "A Napoli quando decisi di candidarmi non ci credeva nessuno e invece prima della pandemia, siamo riusciti a far diventare Napoli la città con la maggiore crescita culturale, senza soldi, con un debito enorme, senza governi amici, regionali e nazionali“. “C’è una testimonianza da cui partire – ha proseguito il sindaco -, una città che ce l’ha fatta e così ce la può fare anche la Calabria. Si può realizzare un modello di partecipazione dal basso, di democrazia partecipativa e trovare persone che una volta elette siano in grado di non cedere al compromesso morale. La Calabria può diventare grande laboratorio“.

Il sindaco di Napoli suo Recovery Fund

“C’e’ questa grande opportunità, con il denaro pubblico che deve arrivare”, ma “vedo un silenzio che mi preoccupa. Non vorrei che ci trovassimo tra anni a commentare inchieste alle quali siamo gia’ abituati nel nostro Paese. I segnali gia’ si vedono”.Inizia così il duro attacco del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris durante un suo intervento da remoto a un’iniziativa sulla legalita’ organizzata dalle realtà calabresi ‘Confronti a 5 stelle per il Sud’ e ‘Movimento La Strada’. “Da meridionale penso che la gran parte delle risorse debba andare al Sud – chiarisce – ma la domanda e’ chi li gestira’ e come. Pensate alla sanita’, a quello che sto vedendo in Campania, in Calabria, ma anche in Lombardia. Il Paese e’ molto piu’ unito di quello che si puo’ pensare sui rapporti tra mafia, politica e istituzioni. La vera questione emergenziale del nostro Paese, tolta la pandemia, e’ la questione morale, la corruzione e le mafie, che oggi utilizzano la legalita’ formale”. Leggi anche: Il sindaco di Napoli spalleggia De Luca e attacca il governo: “Al Sud le risorse, troppo silenzio e corruzione” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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