Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interviene sulla violenta aggressione avvenuta ai danni del rider. Le immagini, ormai note a tutti, hanno fatto il giro del web creando sgomento e indignazione. Tra questi, anche il sindaco de Magistris ha voluto dire la sua, esprimendo la sua profonda delusione verso un lato della città che sembra essere stato modificato dal virus. "L’aggressione al #rider avvenuta a Napoli è una pagina indegna e criminale in un momento così terribile. Evidenzia la precarietà di un lavoro non di rado espletato senza adeguate garanzie; la violenza di una banda di criminali che agisce indisturbata senza che nessuno intervenga; la desertificazione dei territori dovuta ad una pandemia che sta piegando le nostre città" scrive sul suo prpfilo Facebook il sindaco. "Mi auguro che i responsabili di questa brutale aggressione siano presto assicurati alla giustizia e che la vittima possa ritornare a lavorare con un nuovo motociclo e con maggiore serenità. Solidarietà della città di Napoli al lavoratore aggredito e vicinanza a tutti quelli che non si fermano nonostante, non di rado, lavorino in condizioni davvero inaccettabili", conclude il pm.

La vicenda

Napoli, zona di Poggioreale, si macchia di una brutta violenza. Un rider è stato picchiato ferocemente da sei persone per rubargli lo scooter. La violenza è stata ripresa da un video amatoriale che ha già fatto il giro del web. A diffonderlo è il consigliere Francesco Emilio Borrelli, che ha girato la clip alle forze dell’ordine. Nelle immagini si vede il povero rider, un uomo di circa 50 anni, fermato dai sei individui, con volto coperto da mascherina anti Covid e casco, spintonato più volte. L’uomo, però, non voleva cedere e ha cercato di mandarli via dicendo “Chiamo le guardie”. La minaccia, però, non è servita a nulla, ma non ha fatto altro che aumentare la violenza con la quale i sei si sono scagliati contro di lui, scaraventandolo a terra. Pur caduto a terra, urlando per la paura e il dolore, l’uomo ha provato a non lasciare il suo scooter ma uno degli aggressori ha tentato due volte di travolgerlo con il suo mezzo. Alle fine i 6 si sono allontanati con il loro bottino, lasciando il rider a terra. La scena, ripresa col cellulare, e’ nei social e sta facendo il giro della rete. I minuti di paura che ha vissuto il rider potevano essere fermati. Nelle immagini si vedono alcuni automobilisti assistere alla scena. La paura, in questo caso, è stata più forte e nessuno ha fermato il branco. Il rider, ha dimostrato coraggio sin da subito. Nei momenti dell’aggressione ha cercato in tutti i modi di salvare lo scooter, che si è appreso poi, essere un regalo per i 18 anni della figlia. L’uomo usava il mezzo della figlioletta per effettuare consegne a domicilio per conto di terzi. Dopo l’aggressione, seppur malconcio, il 50enne ha sporto denuncia al commissariato ed ha anche già ripreso a fare le consegne usando l’automobile del titolare. L’uomo non ha un lavoro stabile e quella del rider è l’unica entrata economica, deve portare il pane a casa.

Solidarietà su Gofundme

In Rete è anche nata una raccolta fondi per ricomprargli un motorino, che in pochi minuti ha superato i settemila euro. La raccolta fondi è stata lanciata da privati cittadini sul portale ‘Gofundme’. Sulla pagina della raccolta fondi compare la causale: “Stiamo facendo una raccolta per donare subito un motorino nuovo al ragazzo brutalmente rapinato e picchiato da 6 balordi”. Le indagini sono affidate alla polizia che sta cercando di rintracciarli attraverso la lettura dei numeri di targa degli scooter utilizzati dai giovani banditi. Leggi anche: De Luca riapre la scuola in Campania, ma non per tutti: chi può tornare in classe. Le date Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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