Dpcm in arrivo, paura terza ondata. Sarebbero infatti almeno 9 le Regioni sulla soglia d'allerta. Domani con il prossimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità, potrebbe già cambiare tutto.
Dpcm - L'ipotesi
Quasi mezza Italia (se non di più) potrebbe passare in zona arancione da lunedì 11. In tutto il territorio nazionale ci sarà già la zona arancione nel weekend del 9 e 10 gennaio, ma poi – dal giorno dopo – molte Regioni potrebbero entrare in fascia arancione a causa della loro situazione epidemiologica.
Come anticipa il Corriere della Sera, è quasi scontato che finisca in zona arancione l’Emilia-Romagna, così come sono ad alto rischio Veneto e Lombardia. Nel Lazio preoccupa il “peggioramento della curva”, ma anche i dati di tanti altri territori – Liguria, Piemonte, Puglia, Calabria e Basilicata – non fanno star tranquilli i rispettivi presidenti di Regione.
Il nuovo dpcm
Il governo, intanto, discute anche sul nuovo dpcm, che entrerà in vigore a partire dal 16 gennaio. Il dibattito interno alla maggioranza dovrebbe partire, in maniera più approfondita, nel weekend.
Si attendono regole rigide e la proroga di alcuni divieti, come quello di spostarsi tra Regioni diverse (probabilmente almeno fino alla fine di gennaio). Dovrebbe essere confermato il coprifuoco alle 22, così come la chiusura di palestre, cinema e teatri. Nelle zone gialle bar e ristoranti potrebbero
Dpcm - Domani dovrebbe arrivare il nuovo monitoraggio settimanale
Con la conseguente suddivisione delle Regioni in fasce. Ricordiamo che ora le soglie per entrare in fasce peggiori sono state abbassate: basta un Rt pari a 1 per l’arancione e pari 1,25 per la rossa.
L’Emilia-Romagna spiega che l’indice Rt medio è 1,05, quindi è probabile la zona arancione. Nel Lazio c’è un peggioramento della curva, con indice ora poco al di sotto di 1 e quindi a rischio. La Lombardia era sopra 1 la scorsa settimana e difficilmente la situazione può essere migliore. Anche per il Veneto – che era a 1,07 – vale lo stesso discorso.
Le Regioni con Rt superiore a 1 anche nel valore inferiore erano tre la scorsa settimana: Veneto, Liguria e Calabria. Altre tre lo superavano nel valore medio: Basilicata, Lombardia e Puglia.
E altre tre sono vicinissime a questo valore: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. In Liguria il presidente Giovanni Toti afferma che l’Rt è in discesa a 0,95, quindi il rischio di fascia arancione comunque resta.
Simile la situazione in Puglia. Va meglio in Toscana, Friuli Venezia Giulia, Campania e Molise, che potrebbero quindi rimanere in zona gialla.
Terapie intensive al limite in 9 Regioni
Con oltre 320mila somministrazioni finora effettuate (0,55% del totale) l’Italia è il primo Paese nell’Unione Europa per numero di vaccinazioni contro il Covid e all’ottavo posto nella classifica mondiale. E’ quanto emerge dall’attività di ricerca raccolta nel sito Our World in Data. Intanto, però, i dati sull’occupazione delle terapie intensive tornano oltre soglia allerta in 9 Regioni.
Dpcm - La Campania finisce in Parlamento: maxi focolaio tra i camici bianchi
Rischio lockdown, maxi focolaio in Campania: mai così tanti. Il caso finisce in Parlamento. E' quanto sta accadendo in queste ultime ore. “Dal 3 gennaio si è registrata una diffusione generale dell’infezione Covid nel reparto neurologia dell’ospedale Ruggi di Salerno che ha riguardato in 2 giorni 17 pazienti, 12 infermieri e 4 medici (ma sono in corso altre verifiche con tamponi).
E ancora
Tutto questo dovrebbe far riflettere l’azienda, le direzioni, la Regione Campania sulla mancanza di adeguate misure di prevenzione, in particolare i percorsi dal pronto soccorso (ancora si adopera il tampone antigenico invece del molecolare, pur essendo ben nota la sua bassa sensibilità), lo screening periodico intensivo degli operatori sanitari (tamponi molecolari settimanali sempre e non solo se vi è un caso infetto o sintomi), e altro.
È un caso di chiusura di un reparto che non ha normalmente a che fare con casi Covid e di cui non si sta parlando.
Con una interrogazione parlamentare chiedo alle autorità nazionali di intervenire sulla Regione Campania che appare inerte anche di fronte all’emergenza Ruggi”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri
Dpcm - Nel frattempo c'è chi è già corso ai ripari e dichiara il lockdown
Lockdown in Campania, è deciso. "Non si esce e non si incontra nessuno”. Troppi contagi e anche morti hanno costretto il sindaco a tonare in dietro allo scorso marzo.
Il piccolo comune di Colliano va in lockdown
Il sindaco Adriano Goffredo "tenuto conto che, ad oggi, Colliano conta un numero rilevante di casi derivanti da Covid-19", ha firmato un provvedimento in base al quale da oggi e fino al 18 gennaio prossimo è vietato "ogni tipo di festeggiamenti e/o assembramenti con persone diverse dal proprio nucleo familiare convivente e sono vietati assembramenti con persone non conviventi anche sul suolo pubblico".
Lockdown - Le nuove disposizioni
Non è possibile spostarsi nel territorio comunale, "salvo che per comprovate esigenze" ed è consentito uscire da casa "una sola volta al giorno per fare la spesa e/o altre commissioni indifferibili", si legge.
Chiuso, inoltre, il cimitero comunale e l'accesso agli uffici comunali è consentito solo su prenotazione. Intanto, tre decessi nella provincia per Coronavirus. Baronissi, oggi, piange un'altra vittima della pandemia, una donna di 72 anni che era ricoverata in ospedale.
A Pontecagnano Faiano
Si registra il nono decesso, stando ai dati pubblicati sui social dal sindaco e che fanno riferimento al periodo 1 novembre 2020 - 5 gennaio 2021, una persona anziana che era affetta anche da altre patologie. Primo decesso, poi, a Castellabate dove è venuto a mancare un 71enne.
Nuova ordinanza per la Campania: da lunedì cambia tutto
Cambio di colore per la Campania. Uscita dalla zona rossa in occasione delle festività natalizie, oggi e domani sarà in zona gialla 'rinforzata'.
Cosa cambia? Spostamenti liberi all'interno della Regione, mentre restano ancora vietati quelli extra-regionali (che rimangono consentiti per le solite comprovate necessità), negozi aperti, tra cui bar e ristoranti, che potranno servire ai tavoli fino alle ore 18;
ancora attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5, mentre le visite a parenti e amici sono consentite una volta al giorno, limitatamente a due ospiti per casa.
Un parziale ritorno alla normalità, dunque, come testimonia la giornata odierna, che vede nuovamente, dopo mesi, i tavolini all'esterno di bar e ristoranti e più gente per strada.
Nel weekend la Campania ritorna in zona arancione
Nel weekend, sabato 9 e domenica 10 gennaio, poi, cambierà già di nuovo tutto. La Campania entrerà in zona arancione. Questo vuol dire che gli spostamenti saranno nuovamente limitati all'interno del proprio Comune di residenza.
Mentre per spostarsi in altro Comune servirà l'autocertificazione e la comprovata esigenza (lavoro, salute). Serrande nuovamente abbassate per bar e ristoranti, ai quali sarà consentito soltanto l'asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Resta, naturalmente, in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.
Lunedì 11 gennaio: decide la Regione
E da lunedì 11 gennaio, la Campania in che zona sarà collocata? Si attende il report dell'Iss (Istituto superiore di santià), in riferimento all'ultima settimana, che dovrà valutare nelle prossime ore l'indice di contagio della Regione, il cosiddetto indice Rt.
I nuovi criteri stabiliscono che le Regioni con Rt pari a 1 siano collocate in zona arancione, mentre quelle con Rt pari o superiore a 1,25 siano collocate in zona rossa.
È dato mandato alle singole Regioni, però, di adottare misure più restrittive. Domani, venerdì 9 gennaio, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dovrebbe tenere la prima diretta del 2021 – come è accaduto ogni venerdì da marzo a dicembre – per fare il punto della situazione sull'andamento della pandemia in Campania. Fonte: Fanpage
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