Vaccini in Campania, anche oggi una lunga coda chilometrica di infermieri e sanitari che attendono l'avanzamento della fila per potersi vaccinare.
E' ripresa questa mattina la vaccinazione dei medici, infermieri, sanitari e oss alla Mostra d'Oltremare di Napoli. I cancelli sono stati aperti alle 8.30.
Anche stamattina c'e' una lunga fila all'esterno della Mostra su Piazzale Tecchio formatasi fin dalle 7: centinaia di persone in coda con l'ombrello in attesa della propria dose di vaccino.
Si andra' avanti cosi' per ore. Ieri la prima giornata si e' conclusa intorno alle 22 e alla fine sono stati 1700 i vaccinati.
Oggi, dopo la prima giornata di rodaggio, le vaccinazioni stanno andando a un ritmo piu' spedito e si conta - almeno negli auspici - di concludere prima la giornata di vaccinazione, anche se la domanda resta molto alta.
I sanitari lamentano il modus: "Nessun rispetto per noi"
"Non c'è rispetto per chi lotta in prima linea contro il Covid da marzo. Siamo dalle 7.30 del mattino sotto la pioggia. Non meritavamo questo trattamento. Bastava dividerci con un criterio, per esempio in ordine alfabetico e magari su appuntamento".
E' una delle tante testimonianze di medici, infermieri e dipendenti dell'Asl Napoli 1 in fila alla Mostra d'Oltremare per il vaccino Covid. Anche ieri c'erano state lamentele; ma questa mattina le code sono ancora più lunghe; tre ore di attesa media; e arrivano fino quasi allo stadio Maradona (ex San Paolo), come viene mostrato nel video girato da un operatore sanitario napoletano.
"La vaccinazione doveva essere dedicata ai medici di base"
"Pur comprendendo il momento difficile non possiamo valutare accettabile l'organizzazione fatta alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Oggi sarebbe dovuta esserci la giornata dedicata ai medici di medicina generale e invece c'è una fila enorme, che ricomprende molte altre categorie"; denunciano FIMMG (Federazione italiana medici di medicina generale) e Comegen.
I medici sono stati convocati con un "generico" sms e senza suddivisione di orari e giorni; "Sarebbero dovuti essere vaccinati per primi i medici di base per i rischi che corrono ogni giorno a stretto contatto con i pazienti senza difese".
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