Il presidente della regione Campania De Luca “sa già che domani ci sara’ la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l’allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà, e io non ho dubbi di questo, riceverà le nuove dosi”. Così il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a ‘In mezzora su Rai3’ ha risposto a Vincenzo De Luca, complimentandosi con lui per aver utilizzato tutte le dosi di vaccino consegnate. “Mi chiedo cosa sarebbe successo – ha aggiunto – se un governatore invece avesse tenuto i 60mila vaccini ricevuti in un freezer e non li avesse somministrati”. Nel dibattito, il commissario parla anche della necessità di mettere in campo delle misure restrittive poiché nelle ultime settimane la curva dei contagi ha ripreso a salire, pur non raggiungendo i valori di novembre. “La moltiplicazione dei contagi si evita con le misure, a partire dal distanziamento, dall’uso delle mascherine, e dall’igiene. Nessuno – ha sottolineato il commissario – può immaginare che queste misure non debbano continuare ad essere adottate”. Quanto alle restrizioni introdotte con il decreto di Natale, il Commissario ha affermato che “l’effetto non è ancora evidente. "Siamo di fronte ad un’epidemia che va avanti da quasi un anno a fasi altalenanti” e dunque “dobbiamo raccomandare di continuare con la prudenza, la cautela e la responsabilità”. E anche se lo sviluppo di questa fase del virus è più contenuta che nel resto d’Europa, ha concluso Arcuri, “non deve servirci a dire che ce la siamo cavata”.

L'arma che abbiamo contro il virus: il vaccino

Il vaccino “è l’arma in più di cui disponiamo ma dobbiamo fare ancora la raccomandazione di continuare con la prudenza, la cautela, la responsabilità e la pazienza”. In 10 giorni sono state vaccinate in Italia 600mila persone, “continuiamo a farlo e iniziamo a vedere la fine del tunnel – ha aggiunto – Siamo in una condizione meno drammatica di 6-7 mesi fa, in cui combattevamo senza le stesse armi e senza intravedere uno spiraglio di luce”. Arcuri ha aggiunto che “al crescere del numero di persone vaccinate si alzerà la barriera alla moltiplicazione dei contagi”. Per fare una campagna di vaccinazione di successo servono tre cose, ha detto Arcuri: “i vaccini, e noi non ne produciamo; serve un piano logistico-organizzativo che porti tutti i vaccini che arrivano in Italia al maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile; terzo, serve che i vaccini vengano poi somministrati, e mi sembra che regioni e province autonome lo stanno facendo”. Leggi anche: Nuovo Dpcm, Conte ha deciso: zona rossa per tutti e chiama a raccolta i suoi. Al via la stretta Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Rider picchiato, Cruciani condannato dal popolo web: "Sei razzista verso i napoletani ed i palestinesi, vergogna"