Campania zona gialla, De Luca fa felice i campani e firma la nuova ordinanza, non senza però qualche avvertimento. Lo sceriffo ha infatti tenuto a precisare che ai primi comportamenti irresponsabili, richiude tutto.
De Luca sulla crisi del governo
"Situazione imbarazzante. Come se non avessimo abbastanza problemi. Situazione che sta screditando l'Italia in Europa e nel mondo".
E ancora aggiunge
"La Campania è in zona gialla, ma se avremo comportamenti irresponsabili tra due-tre settimane la Campania sarà tutta chiusa. C'è un "aumento non straordinario ma sensibile di contagi, sarebbe un suicidio per la Campania immaginare che con la zona gialla siamo di fronte ad un rompete le righe e che possiamo consentirci di fare la ricreazione. Il governo addirittura valuta le zone bianche: con questi chiari di luna è una cosa del tutto irresponsabile".
A partire da lunedì sarà consentito il ritorno in presenza fino alla terza elementare, oltre per le classi dei servizi educativi e della scuola dell'infanzia e i bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali.
È quanto disposto da un'ordinanza che sarà firmata domani dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
L'Unità di crisi
Si è riunita nel pomeriggio per esaminare la situazione epidemiologica in relazione al ritorno in presenza nella scuola. Una relazione tecnica confluirà nell'ordinanza che sarà firmata domani.
Ma, intanto, si anticipano le decisioni che sono state assunte: non è consentita la refezione scolastica; è dato mandato alle Asl di distribuire ai medici di medicina generale test antigenici per il monitoraggio della situazione dei contagi del personale della scuola, docente e non docente, con priorità per chi già è impegnato nella didattica in presenza.
Si comunica, si legge nella nota dell'Unità di crisi, altresì che, come da ultimo Dpcm, la Campania da domani viene confermata in zona gialla con le relative restrizioni nazionali.
Ritorno a scuola quindi a partire da lunedì 18 in Campania, ma non per tutti gli studenti
Secondo l'ultimo Dpcm infatti la data di ritorno in classe non sarà la medesima per tutte le regioni italiane.
Gli unici studenti che torneranno tra i banchi di scuola sono quelli di Lazio, Piemonte, Emilia Romagna e Molise. Per tutti gli altri invece le ordinanze delle singole regioni non dispongono il ritorno in presenza.
Secondo il Dpcm, in vigore da domani, le scuole secondarie di secondo grado dovranno adottare forme flessibili nell’organizzazione della didattica. Da lunedì in particolare bisogna garantire la presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca. Fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni.
In Campania a scuola solo fino alla terza elementare
In Campania ad esempio il governatore Vincenzo De Luca ha appena stabilito che da lunedì 18 rientreranno in classe solo gli studenti fino alla terza elementare. Tutti gli altri invece proseguiranno in Dad.
Per le famiglie sta diventando un incubo seguire l'evoluzione del calendario della scuola italiana, ormai impazzito. Non basta infatti seguire il colore della propria regione per capire quando le scuole torneranno in presenza, è necessario tenere d'occhio anche le decisioni delle singole Regioni.
Divisione per zone di rischio
Zone rosse: Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano, le lezioni restano in presenza solo nella scuola dell'infanzia, alle elementari e in prima media. Le superiori sono in dad al 100%.
Zone arancioni: Abruzzo, Calabria, Emilia, Friuli, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Val d'Aosta e Veneto
Zone gialle: Basilicata, Campania, Molise, Provincia di Trento, Sardegna e Toscana
Divisione per Regione, rientro in presenza al 50% delle superiori
18 gennaio: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e Molise
25 gennaio: Liguria, Umbria
1 febbraio: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Veneto. Fonte: Il Mattino
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