Da domani scatta ufficialmente il nuovo Dpcm del governo. Cosa cambierà in Campania? Innanzitutto per tutte le regioni valgono le nuove misure anti coronavirus: il divieto di spostamento fra una regione e l'altra e il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Regole generali valide anche per la Campania
Ci si può spostare solo «una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi».
È in ogni caso fortemente raccomandato, si legge, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze motivate.
Se ci si muove deve essere solo per - dice il decreto del 14 gennaio 2021 - «esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Inoltre, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali.
Campania in zona gialla, le regole
Durante la giornata ci si può muovere liberamente, sempre rimanendo all’interno della regione, ma dalle 22 alle 5 rimane la limitazione agli spostamenti (valida per tutte le regioni). Chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti ha il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
È consentito, inoltre, spostarsi verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, sempre tra le 5 e le 22, per un massimo di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi (sono esclusi i minori di 14 anni o disabili). Dopo le 22, tutti gli abitanti possono circolare solo per “comprovate esigenze”, cioè motivi di lavoro, salute ed emergenze.
Per provarlo, serve mostrare o compilare al momento del controllo l’autocertificazione. Per privacy non va indicata la persona da cui ci si sta recando. È comunque sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia autonoma.
Bar, pasticcerie e ristoranti aperti fino alle 18
Nelle zone gialle rimangono aperti fino alle 18 bar, pasticcerie, ristoranti e pizzerie. Dopo le 18 e fino alle 22 è attiva la modalità asporto, anche se il cibo non si può consumare nelle vicinanze dell’esercizio commerciale. L’ingresso e la permanenza da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
Non ci sono limiti di orario, invece, per la modalità di consegna a domicilio del cibo. Per quanto riguarda altre attività commerciali al dettaglio, non ci sono restrizioni. "A condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato; e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni", si legge nelle Faq del governo sul dpcm.
Musei aperti, palestre e piscine ancora chiuse
Per le zone gialle c’è la riapertura di musei e mostre, dal lunedì al venerdì “con esclusione dei giorni festivi” e con ingressi contingentati. Per quanto riguarda i negozi, sono sempre aperti, mentre i centri commerciali saranno chiusi il sabato, la domenica e nei giorni festivi.
Farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari che si trovano dentro i centri commerciali resteranno aperti. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono invee ancora sospese, così come sono sospesi tutti gli sport di contatto.
È consentito, al contrario, recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati per svolgere "esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli” si legge ancora nelle Faq del governo.
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