Can Yaman sempre più legato all'Italia. Il bell'attore turco, amatissimo nel Belpaese, sarà tra gli ospiti del Festival di Sanremo.
Dunque, il nuovo Sandokan non solo ha rubato il cuore della bella Diletta Leotta, ma adesso ha intenzione di conquistare il teatro Ariston.
Mentre la complicata organizzazione dei protocolli di sicurezza anti-Covid monopolizza il dibattito pubblico, la macchina del festival continua a lavorare a pieno ritmo anche al cast artistico e l'attore turco 31enne sarebbe l'ultimo colpo messo a segno da Amadeus e la sua squadra.
La partecipazione di Yaman incontra i gusti degli amanti del gossip, visto i rumors e le fotografie con Diletta Leotta, coconduttrice del festival dello scorso anno.
Dietro l'ingaggio di Yaman, inoltre, ci sarebbe il manager Andrea Di Carlo, che le cronache rosa indicano come il nuovo fidanzato di Arisa e che avrebbe già curato anche la partecipazione a tutte le serate del festival di Zlatan Ibrahimović.
La dedica d'amore sui social di Can Yaman
Nelle ultime ore Can Yaman ha condiviso sul suo account Instagram una storia che vale più di mille parole. Dopo aver pubblicato la canzone e il testo "Una notte a Napoli", ha ripreso un paesaggio innevato sulle note di "Mi sono innamorato di te", celebre canzone di Luigi Tenco.
"Mi sono innamorato di te e adesso non so neppur'io cosa fare" è la parte scelta dal bel Can su Instagram. Non servono altre parole, Yaman con questa mossa ha conquistato tutte.
Curiosità sul Festival di Sanremo
Inizialmente la sede non era il teatro Ariston, bensì il Casinò. Fino al 1954 il festival si poteva solamente ascoltare via radio, poi vi fu l'avvento della televisione, dal 1955.
Durante l'edizione del 1967 il cantante Luigi Tenco viene ritrovato morto nella sua camera d'albergo. Si parla di suicidio, addirittura a causa della delusione a seguito della sua eliminazione dal Festival, ma molti dubbi rimangono sulle modalità e su come si presenta la scena del suicidio.
E’ vero che in quel periodo aveva un rapporto difficile con la cantante Dalida (la stessa che ritrovò il corpo) e che diverse perizie calligrafiche hanno dimostrato che il biglietto confessione ritrovato nella sua camera appartenesse effettivamente a Tenco:
"
Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda “Io tu e le rose” in finale e ad una commissione che seleziona “La rivoluzione”.
Leggi anche:
Belén sempre più innamorata. “Sono sempre stata fortunata, ma oggi di più”
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo