Boom di contagi nelle scuole in Campania, scatta la protesta dei genitori: "Vogliamo i dati dell'Asl”. Da quando hanno riaperto le scuole in Campania tantissimi sono i casi di positività che si sono susseguiti nei vari plessi scolastici. Provocando anche chiusure immediate.
Era professore di matematica alla scuola Salvatore Quasimodo l’uomo che ha perso la vita a causa del Covid. E che ha contagiato ed ucciso anche la madre.
Boom contagi - La notizia
Ha fatto rapidamente il giro della città di Salerno. A pochi giorni dal ritorno in presenza degli alunni nelle scuole elementari e medie e alla vigilia della riapertura delle superiore cresce la preoccupazione per i contagi.
Positivo al Covid anche il papà di un alunno che frequenta la scuola media Lanzalone, nel centro storico di Salerno. Il figlio e l’intera famiglia è in quarantena, mentre ci sarebbe un caso, una collaboratrice scolastica, anche alla scuola del Parco Arbostella.
Davanti a questo dilagare di casi, si registra la nuova presa di posizione del gruppo social genitori Salerno Sì Dad che ha chiesto tramite i suoi amministratori Antonio Ilardi e Mary Buono di rendere noti i dati.
La lettera
Aperta di richiesta di accesso agli atti è indirizzata al direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Salerno, Domenico Della Porta, al quale si chiede di rendere pubblici i contagi rilevati in ambito scolastico nel corrente anno 2021 a far data dalla ripresa delle attività didattiche in presenza, specificando l’Istituto in cui si sono presentati, il numero di classi per le quali è stata disposta la quarantena, il numero e l’esito dei test diagnostici effettuati ai fini Covid-19.
Il gruppo di genitori
Come riportato da Anteprima24, va oltre e chiede anche che i dati sui contagi rilevati in ambito scolastico a far data dal 1 Febbraio 2021, specificando l’Istituto in cui si sono presentati, il numero di classi per le quali è stata disposta la quarantena, il numero e l’esito dei test diagnostici effettuati ai fini Covid-19, siano resi noti a tutti.
Tali report costituiscono, da tempo, prassi ordinaria di tante ASL italiane e campane, nonché che l’esatta conoscenza dei dati è essenziale sia ai fini istituzionali che ai fini personali per l’adozione delle conseguenti determinazioni a tutela della salute pubblica.
In caso di mancato accoglimento, i due amministratori si dicono costretti loro malgrado, al fine di tutelare il superiore Diritto alla Salute, a ricorrere alla competente autorità giudiziaria. (Anteprima24)
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