Campania violenta: minorenni svaligiano casa. L'arrivo non previsto dei padroni sconvolge i loro piani. Per evitare di essere rintracciati li picchiano ferocemente, usando anche un cacciavite. Per assicurarsi la fuga li hanno aggrediti fisicamente, utilizzando anche un cacciavite. Pensavano che terrorizzandoli sarebbero potuti scappare senza conseguenze.

Campania violenta: minorenni svaligiano casa e picchiano i padroni

Due ragazzini a Caserta si introducono in un'abitazione per rubare, ma vengono colti alla sprovvista dall'arrivo dei proprietari. La vicenda mette i brividi quando si scopre che i due aggressori sono solo due minorenni, di 17 e 15 anni. I due sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Capua (Caserta) in flagranza di reato per rapina in concorso. I due, entrambi residenti a Napoli, erano in compagnia di altri due complici che sono riusciti a scappare, rendendosi irreperibili. I Carabinieri, allertati dalla Centrale operativa della compagnia di Capua, sono intervenuti sul posto in via Fuori Porta Roma, riuscendo a bloccare due dei quattro aggressori. Le due vittime della rapina sono state trasportate al Psaut di Capua per le cure del caso. Le loro condizioni sono state giudicate guaribili rispettivamente in 5 giorni per una ferita lacero contusa e 3 giorni per contusione. Da un primo sopralluogo effettuato dai Carabinieri è risultato che i malviventi in fuga sono riusciti ad asportare vari oggetti in oro e la somma di 700 euro in contanti. Ora si trovano presso il carcere minorile di Nisida e al centro di accoglienza dei Colli Aminei, a Napoli. Intanto, sono in corso indagini per identificare e rintracciare i due complici che all'arrivo dei carabinieri sono riusciti a darsi alla fuga.

Tensione in Campania, muore di covid e ictus. La famiglia al cimitero: "Aprite subito la bara"

Tensione in Campania, muore di covid e ictus. La famiglia al cimitero chiede agli operai cimiteriali di aprire subito la bara, ma questi si rifiutano spiegando che è sigillata. La vicenda, come racconta Salerno Today, ha dell'incredibile. Siamo in Campania, ad Eboli ed i familiari di un 52enne, morto per un ictus e il covid, avanzano questa surreale proposta: riaprire la bara per poter salutare un'ultima volta il proprio caro. L'uomo, essendo morto anche di covid, non poteva essere esposto, per questo la scelta di chiudere tutto. Ma ai familiari, di origini nigeriane, non è affatto piaciuta la risposta ed hanno cominciato ad urlare al cimitero, generando il caos. Loro, che avevano affrontato un lungo viaggio per dare l'ultimo saluto, tutto si aspettavano tranne che non poter vedere il proprio caro. Vivendo a Torino, non erano riusciti a vederlo per l'ultima volta. La tensione è andata fuori controllo, tanto da necessitare l'intervento dei vigili urbani che hanno informato la Procura di Salerno. I familiari dello straniero hanno raggiunto il comando della polizia municipale, hanno esposto le proprie ragioni, formalizzato la richiesta.Adesso sperano di poter riaprire la bara. La salma è conservata in cella frigorifera, al cimitero. Leggi anche: Tensione in Campania, muore di covid e ictus. La famiglia al cimitero: “Aprite subito la bara” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
“Lockdown totale e lungo” anche in Campania: scatta l'allarme del virologo. Si attende l'ok del governo