Chiusure in Campania, l'assessore dice a "no” a De Luca. “Domani alle 18:00 si riunirà l’Unità di crisi, ma io non sono favorevole a nuovi provvedimenti“.
Così in una diretta social Lucia Fortini, come riportato anche da Anteprima24, l'assessore alla scuola della Regione Campania si dice contraria a qualsiasi tipo di ordinanza sulla chiusura delle scuole come sta invece pensando di fare Vincenzo De Luca.
“La cosa più importante per la scuola in questo momento – dice la Fortini – è continuità e tranquillità. Molti di voi obietteranno che attualmente queste due condizioni vengono meno, soprattutto quando ci sono casi di positività all’interno degli Istituti scolastici“.
Sulla scuola Primaria:
“La strada da seguire è di attendere quello che accadrà rispetto al nuovo Governo che si sta insediando e vedere chi saranno i nuovi ministri dell’Istruzione e della Sanità. La situazione non è tranquilla, perché il numero dei contagi sta salendo, ma questo ci deve spingere a comportamenti responsabili“.
Sulla scuola di Secondo grado:
“Ci sono problemi soprattutto per gli assembramenti fuori dalla scuola, anche perché la didattica al 50% non sta funzionando bene. Ritengo che nell’immediato non si deve cambiare nulla.
La didattica a distanza stava funzionando, ma nel momento in cui la classe si divide in due il docente si trova ad affrontare modalità didattiche differenti e non è facile seguire i ragazzi a casa e in classe“.
Ipotesi Dad nei territori più colpiti dal Covid:
“Con l’Unità di crisi discuteremo di osservare i territori e immaginare ordinanze mirate. Dovranno essere provvedimenti che non corrano il rischio di essere annullati dal Tar e quindi coerenti con la curva dei contagi. La mia è solo una voce rispetto agli altri componenti dell’Unità di Crisi“.
Assembramenti nel weekend:
“Sono molto arrabbiata per i comportamenti visti questo fine settimana e lo scorso. È una mancanza di rispetto perché abbiamo costretto docenti e studenti alla didattica a distanza, se chiediamo un sacrificio a loro, poi le scene viste ieri fanno infuriare”.
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