La Campania vuole tornare a vivere. I ristoratori campani non ci stanno, vogliono la riapertura dei propri locali fino alle 22. La Fipe-Commercio chiede alla regione di riaprire per cena.
Consentire l'apertura al pubblico serale di tutti gli esercizi, sia ristoranti che bar, almeno sino alle 22, risarcimento promesso attraverso la Camera di Commercio per la chiusura di Natale, riduzione della tassa sui rifiuti urbani 2020 e 2021 e allungamento delle annualità per la restituzione dei prestiti già sottoscritti dalle imprese.
Incontro tra Fipe ConfCommercio e Regione Campania
Sono i temi dell'incontro a Napoli tra la Fipe Confcommercio con il presidente Massimo Di Porzio e il consigliere Aldo Maccaroni e l'assessore alle attività produttive della Regione Campania Antonio Marchiello.
La Fipe Confcommercio spiega che è stato presentato all'assessore un documento programmatico che rappresenta una sintesi per punti delle necessità del settore che in Campania nei soli pubblici esercizi annovera quasi 35.000 imprese con oltre 120.000 addetti.
Ipotesi di riapertura
"Grande attenzione - spiega Di Porzio - alla possibilità di distinguere tra attività di ristorazione con somministrazione ai tavoli.
E attività di intrattenimento che invece fanno sostanzialmente la sera. Dando la possibilità alle prime di poter riaprire per cena al più presto e a ristorare le seconde, alla possibilità di avere priorità per le categorie dei pubblici esercizi nella campagna vaccinale;
e soprattutto alla necessità di consentire l'accesso sempre nei pubblici esercizi alle persone già vaccinate.
L'assessore Marchiello ha apprezzato il documento e si è detto disponibile ad un confronto più approfondito anche sugli altri temi trattati".
Nel frattempo l'ipotesi di un nuovo DPCM: "Si riapre”. Via libera a bar e ristoranti
Dopo l’incontro dello scorso 18 gennaio con il Ministro Stefano Patuanelli e la Sottosegretaria Alessia Morani, si era aperto un confronto tra i principali sindacati del mondo della ristorazione, quali Fipe Confcommercio, il Ministero dello Sviluppo economico e i vertici del Comitato Tecnico Scientifico per vagliare la possibile riapertura dei pubblici esercizi, entro l’orario consentito.
Il dialogo
Come riportato da Salernonotizie, questo dialogo porta i primi risultati concreti, una svolta per il settore:
il CTS ha infatti condiviso di valutare in modo differente i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione. Privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande.
Tale possibilità – ha nondimeno sottolineato il CTS – dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione delle misure di sicurezza sanitaria.
Distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informa ti va all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima.
Sarà, dunque, un banco di prova importante per dimostrare da parte del settore maturità e rispetto delle regole, avvalendosi della collaborazione da parte delle forze dell’ordine e alle amministrazioni comunali di darci per i controlli in questa direzione.
Dal distretto provinciale di Fipe Confcommercio Salerno
Arrivano le considerazioni del Presidente Giuseppe Gagliano: “È noto che gran parte del fatturato dei pubblici esercizi venga realizzato nelle ore serali.
Le imprese sono in piena emergenza economica e hanno bisogno di riprendere a lavorare.(Salernonotizie)
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