Niente più feste e lavoro in Campania. "Per lo Stato siamo invisibili, i bambini non avranno più svaghi". Il Coronavirus fa ancora vittime nel settore del divertimento.
Stavolta si tratta delle ludoteche, il luogo dei bambini per eccellenza dove si può trascorrere un pomeriggio in compagnia, festeggiare con gli amici e dotate di attrezzature per il divertimento e molti giochi, luoghi che adesso rischiano la chiusura permanente.
Neanche lo Stato è stato in grado di trovare una soluzione a questa triste realtà: non esiste ancora un "salvagente economico" capace di dare un po' di ossigeno e speranza per il futuro.
"Siamo soli, senza nessuna tutela - ha detto a Casertanews Giuseppe Russo, titolare della ludoteca "Fuori di Festa" sita in via Sant'Antonio da Padova a Caserta -
La testimonianza
"Nessuno ha fatto qualcosa di buono per sostenerci in questo lungo periodo di chiusura forzata. Ad oggi abbiamo ricevuto solo 4-5mila euro dallo Stato. Ormai siamo allo stremo delle forze".
Il rischio che possa verificarsi una chiusura in massa delle ludoteche è davvero dietro l'angolo. "Non abbiamo più risorse e fondi siamo destinati a morire, a chiudere per sempre attività che abbiamo aperto con sacrificio"
Il 30% delle ludoteche casertane ha già chiuso, mentre altri hanno già messo mano ai propri risparmi per provare ad andare avanti. Per lo Stato siamo invisibili".
Nessun aiuto dallo Stato
Alla mancanza di aiuti economici da parte dello Stato, si aggiungono le "incomprensibili" decisioni del Governo. "Io come tanti colleghi abbiamo esercizi commerciali che esplicano attività di feste di compleanno e attività ludiche per bambini (come baby parking, giochi ludici, laboratori a tema)
"A seguito dell’emergenza sanitaria abbiamo subìto in primis la chiusura totale delle attività, seguita da una riapertura con una serie di pesanti limitazioni; la più grave di tutte il divieto di fare feste, anche con pochi bambini e senza accompagnatori".
Oltre al danno, la beffa. "A spese nostre ci siamo attrezzati per riaprire in sicurezza - ha aggiunto - Ma al momento siamo completamente fermi. La cosa che ci destabilizza è che hanno riaperto i ristoranti, mentre noi siamo relegati ad una morte annunciata".
Ma Giuseppe e tanti altri suoi colleghi non ci stanno a questa spiacevole situazione ed hanno fondato un'associazione su base nazionale, denominata "Ludoteche Parchi Giochi Italia", per rivendicare i propri diritti.
"Lo abbiamo fatto perché in realtà manca l'associazione di categoria - ha concluso Giuseppe Russo, che è tra i sette soci fondatori del sodalizio - Hanno già aderito circa 70 ludoteche dell'hinterland casertano e napoletano" così come riportato da CasertaNews.
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