É avvenuta una rissa scatenata da un gruppo di ragazzini sul lungomare di via Partenope a Napoli.
La Confesercenti chiede più vigilanza e forze dell'ordine. Una rissa furibonda scatenata da una banda di ragazzini sul lungomare di via Partenope. Tutti senza mascherina.
Hanno poi aggredito un automezzo del 118.
Sugli scudi, Confesercenti-Fiepet Napoli, che condannano la violenta rissa scoppiata oggi e lamentano le gravi ripercussioni sulle attività commerciali della zona.
Con due lettere firmate dai presidenti di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo, e Fiepet Napoli, Antonio Viola e dal vicepresidente Fiepet Roberto Biscardi, è stato chiesto un incontro urgente sia al prefetto di Napoli Marco Valentini che al questore Alessandro Giuliano.
La rissa
"Segnaliamo che una banda di ragazzini ha scatenato una rissa e ha aggredito un automezzo del 118 in via Partenope - si legge nella missiva - e che questi delinquenti erano sprovvisti delle mascherine.
Gli esercizi pubblici del lungomare non possono subire ulteriori danni oltre quelli che li hanno già messi in ginocchio, per cui richiediamo ancora maggiore vigilanza e presenza".
"L'indegna colluttazione ha fatto scappare a gambe levate tutti i clienti dei locali del lungomare. Ai nostri occhi - aggiunge Vincenzo Schiavo - lo Stato è assente, la città pare abbandonata al suo destino.
Non è possibile che sul posto ci siano appena due volanti della polizia. È l'ultimo giorno di Carnevale, c'è il sole, è festa, era assolutamente scontato che ci sarebbe stato un assembramento di persone.
I protagonisti di questa rissa sono delinquenti, gentaglia senza rispetto degli altri e della città.
A pagare purtroppo sono sempre i ristoratori, già sommersi dai debiti, già vessati da un anno di Covid e dalle mille restrizioni. Gli amici de I Re di Napoli, ad esempio, sono stati assaliti da un gruppo di teppisti.
È una vergogna doppia. Perché gli assembramenti sono assolutamente vietati e perché non è possibile che i nostri imprenditori siano vittime oltre che del Covid anche di questi delinquenti".
"Quale è la loro colpa? - si chiede il presidente di Confesercenti Campania -. Forse quella di avere un ristorante sul lungomare? Quella di pagare migliaia di euro al giorno di fitto? Da parte loro c'è grande sdegno e enorme preoccupazione per il futuro: il fallimento o la rinuncia alle attività è dietro l'angolo.
Occorre un incontro urgente con il prefetto e con il questore: siamo disponibili, come sempre, a collaborare, ma il tema sicurezza del Lungomare è essenziale. Si stanno depauperando - conclude Schiavo - due patrimoni: quello delle attività della zona e quello legato alla bellezza del posto"
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