"I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi", tuona Vito Crimi su facebook. Il capo politico del Movimento 5 Stelle caccia i senatori del no a Draghi, incurante del rischio di sfaldare definitivamente il moVimento.
Cosa è successo
Ieri, nella serata di mercoledì 17 febbraio, il governo è riuscito a incassare un'ampia fiducia, di preciso 262 "
sì", anche al senato.
Quindici dei 40 "
no", però, sono arrivati da M5s. E altri 8 pentastellati non erano presenti. Il capo politico Vito Crimi, con una dichiarazione social giunta stamattina, ha comunicato l'espulsione del moVimento per quelli che hanno votato il fatidico "no"
La lista degli espulsi: due i sentori campani
Ecco la lista dei dissensi al nuovo governo:
Barbara Lezzi, Nicola Morra, due dei politici più popolari del M5S, ma anche
Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Silvana Giannuzzi, Bianca Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Matteo Mantero, Cataldo Mininno e Fabrizio Ortis. A questi si aggiungono
Fabio Di Micco di Orta di Atella e Vilma Moronese di Santa Maria Capua Vetere.
La dichiarazione di Vito Crimi
"I 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi". Lo annuncia su Facebook il capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, che aggiunge: "si collocano, nei fatti, all'opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo".
Inoltre, il capo politico ha spiegato che il no dei quindi non è un "no qualsiasi", è un voto che di fatto, divide il moVimento in modo definitivo : “Per tale motivo
non potranno più far parte del gruppo parlamentare del MoVimento al Senato.
Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro
allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo.
Sono consapevole che questa decisione non piacerà a qualcuno, ma se si pretende rispetto per chi la pensa diversamente, lo stesso rispetto si deve a chi mette da parte le proprie posizioni personali e contribuisce al lavoro di un gruppo che non ha altro obiettivo che quello di servire i cittadini e il Paese”
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