Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, interrogato sulla questione Murales di Ugo Russo è molto chiaro: non accetta lezioni di legalità da nessuno.
Tiene ancora banco in città la vicenda legata al murales dedicato a Ugo Russo, il giovane morto durante un tentativo di rapina ad un carabiniere fuori servizio. In molti ne chiedono la rimozione, mentre c'è una parte di città ancora divisa, quella vicina ai comitati di quartiere e non solo.
Sulla vicenda è tornato questa mattina il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto a Radio Crc. "Come comune stiamo facendo un lavoro molto utile, che forse non tutti anche in buona fede o in maniera frettolosa hanno compreso fino in fondo.
Cioè quello di intraprendere un percorso di giustizia, verità, legalità e partecipazione del territorio.
Su questa vicenda c'è stata una grande sensibilità territoriale, devo dire corretta, né sguaiata né offensiva nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni".
De Magistris non accetta lezioni da nessuno
"Quando commentai alcune uscite sui giornali un po' infelici nei confronti del Comune, dissi che il Comune di Napoli, sindaco e assessori andrebbero apprezzati perché non siamo giudici, siamo persone umane che cercano di coniugare la legalità che vale per tutti, ma anche percorsi che possono coniugare giustizia e verità ed evitare quel conflitto che non va bene a nessuno".
"Questo dovrebbe comprenderlo anche chi ricopre dei ruoli istituzionali importanti e deve capire che il Comune è il luogo e la casa di tutti, dove bisogna dialogare, discutere e capire senza mai perdere il faro della legalità e della giustizia, e su questo non prendiamo lezioni da nessuno".
Murales Ugo Russo ai Quartieri Spagnoli, le parole di Borrelli
Sul caso, si è espresso il consigliere Regionale
Francesco Emilio Borrelli, in questo modo:
“
Non bisogna fare alcun passo indietro ma anzi occorre essere ancora più decisi e determinati."
"Se la situazione è degenerata è anche a causa del tentennamento dell’amministrazione cittadina che ha impiegato troppo tempo a prendere una decisione che doveva essere scontata ed ovvia."
"Facendo passare tutto questo tempo ha fornito degli alibi ai sostenitori della criminalità e fatto accumulare troppe tensioni. Ora non c’è più tempo da perdere, bisogna mandare chiari e forti messaggi di legalità rimuovendo tutte le opere che celebrano delinquenti e camorristi a Napoli sostituendole con omaggi ai veri eroi e alle vittime della camorra”.– ha così dichiarato Borrelli.
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