L'Italia in attesa del nuovo dpcm.
Il decreto ministeriale del nuovo governo conterrà norme su spostamenti, seconde case, bar, ristoranti, palestre e piscine.
Nel frattempo alcuni territori chiedono maggiori restrizioni e altri vanno verso la zona arancione scuro.
Nuovo dpcm. Attesi il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità e le decisioni del Ministero della salute sui colori
Il nuovo Dpcm del governo Draghi
avrà validità dal 6 marzo fino al 6 aprile, ovvero fino a dopo Pasqua come ha spiegato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza in Parlamento.
Cinque le regioni che hanno chiesto
zone rosse. E la necessità di una stretta sembra sempre più vicina: proprio negli ultimi giorni è stata segnalata da parte di cinque Regioni la
necessità di 25 zone rosse per contenere focolai.
E questo perché "con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l'Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l'Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1".
Dieci Regioni - ha ricordato Speranza - hanno un Rt puntuale maggiore di 1
Domani alle 9 si riunirà la Cabina di regia con i ministri
Roberto Speranza e
Mariastella Gelmini. Partecipano le regioni, i comuni e le province. Cosa ci sarà quindi nel nuovo Dpcm e quali saranno i divieti della stretta in arrivo?
Gli
spostamenti tra regioni saranno vietati fino al 6 aprile, mentre sarà consentito il rientro al proprio domicilio o alla propria abitazione così come gli spostamenti motivati da ragioni di lavoro, salute o necessità.
Sarà permesso, all’interno della zona gialla in ambito regionale e nella zona arancione in ambito comunale, il trasferimento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22;
per almeno un altro mese
non potranno riprendere le attività di piscine e palestre, nemmeno per le lezioni singole come prevedeva il protocollo elaborato dal ministero dello Sport; secondo il parere del Comitato tecnico-scientifico potranno riaprire soltanto
quando arriveremo a un rapporto di 50 contagiati ogni 100 mila abitanti.
La riapertura sarà rimandata anche per
cinema e teatri.
Recarsi nelle seconde case sarà possibile in zona gialla e in zona arancione e vietato nella zona rossa.
L’apertura di bar e ristoranti anche dopo le 18, in zona gialla, è destinata a
rimanere vietata; chiusura anche dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Chi vive in zona arancio scuro
non può uscire dal comune di residenza se non per comprovate esigenze.
Anche per gli impianti di
sci l'attuale divieto verrà prorogato fino al 6 aprile.
Il nuovo Dpcm di Draghi, le regole della zona arancione scuro
Le nuove regole saranno annunciate lunedì prossimo e verrà sempre usato il lunedì come giorno di variazione "per consentire ai cittadini e ai titolari delle attività di organizzarsi".
Gli
allentamenti saranno minimi: rimane il coprifuoco, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, il distanziamento.
Resta il
divieto di spostamento tra le regioni, anche se sono in fascia gialla.
L'intenzione di Palazzo Chigi è quella di chiudere il nuovo Dpcm entro il week end.
Il provvedimento precisa alcuni aspetti rispetto al tema degli spostamenti, limitati alle sole ragioni di lavoro, salute e comprovate necessità.
Viene infatti
esclusa la possibilità di effettuare visite a parenti e amici una volta al giorno, anche all'interno del proprio Comune, salvo le situazioni di necessità.
Non si potrà
uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a
5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall'articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso):
resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come ad esempio per l'acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili.
L'ordinanza specifica però che
sarà sempre possibile per gli studenti
frequentare le lezioni in presenza, ove previste, se la scuola ha sede in un comune non compreso tra i 14 soggetti a restrizione: potranno ovviamente andare e tornare.
Chiusi ancora ovunque nei weekend i centri commerciali.
Le Regioni invece sperano ancora di strappare l’ok alla riapertura la sera fino alle 22, in zona gialla, nonostante il parere negativo del Cts.
Se non verrà concessa, i ristoranti dovranno chiudere entro le 18 con l’
obbligo di limitare la presenza allo stesso tavolo a quattro persone.
Dopo solo domicilio o asporto, limitatamente ai locali con cucina ma non a chi vende solo bevande.
In
zona arancione e
rossa solo domicilio o asporto.
Nel nuovo Dpcm di Mario Draghi non ci sarà quindi spazio per riaperture e per la ripresa completa delle attività oggi ferme o limitate.
La situazione sui colori di oggi in Italia
In base all'ordinanza del 19 febbraio le regioni italiane sono:
in zona gialla:
Calabria, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto
Zona arancione:
Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Molise, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria
in zona rossa: nessuna Regione;
Zona bianca: nessuna Regione
Le mutazioni del Covid hanno colorato di rosso 25 zone in 5 regioni e Speranza si dice certo che queste misure siano "indispensabili"
Il governatore
Eugenio Giani ha però spiegato che dopo il monitoraggio dell'Iss si aspetta che la Toscana rimanga zona arancione: "La regione ha dati sostanzialmente stabili, che possono mantenere la zona arancione. Però dobbiamo isolare quei casi che manifestano una tendenza alla crescita".
Intanto l'
Alto Adige proseguirà in
lockdown duro fino al 14 marzo.
Dopo il blocco a livello nazionale nella primavera del 2020 e nel successivo mese di novembre, da lunedi' 8 febbraio nella provincia più settentrionale d'Italia è in vigore un nuovo lockdown, il terzo dallo scoppio della pandemia. Il nuovo provvedimento è stato reso necessario causa gli elevati casi giornalieri di Covid-19 ed il persistere della forte pressione sugli ospedali.
E in Molise arriverà l'Esercito per allestire 10 posti letto di terapia intensiva. Il Molise è in zona arancione ma 33 comuni dell'area orientale, il 25% del totale regionale (136), sono in fascia rossa. In quella zona è stata segnalata la presenza del Covid nella variante inglese.
Intanto in provincia di
Brescia sono stati scoperti 901 nuovi positivi al Covid19 nelle ultime 24 ore.
(Today)
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