Sicurezza stradale. Dalla creazione del primo autovelox nel 1966 “Sodi Scientifica” è sempre stata all’avanguardia nella progettazione e produzione di sistemi per la rilevazione elettronica del traffico veicolare, di strumenti elettrodiagnostici e per la protezione ambientale.
Tutti strumenti che servono a salvare vite umane.
I pericoli maggiori in strada
Gli ultimi dati Istat in tema di sicurezza stradale mostrano che i maggiori pericoli per le persone sono in ambito urbano (il 74% degli incidenti con feriti nel 2019 è avvenuto su strada urbana).
In tutto questo l’eccesso di velocità gioca sicuramente un ruolo importante.
L’OMS ci dice infatti che con l'aumento della velocità media aumenta la probabilità di un incidente, ma anche il rischio di morte e lesioni gravi è maggiore.
È evidente che la prima cosa da fare per circolare in sicurezza, sarebbe ridurre la velocità dei mezzi.
Ma l’esperienza ci dimostra che ciò difficilmente avviene se non attraverso strumenti che servono da deterrenti, tra cui i più efficaci sono i sistemi di misurazione della velocità, noti in Italia come autovelox.
Sicurezza stradale - Gli autovelox salvano vite umane
«L’ambito urbano è un sistema complesso nel quale sono presenti tanti utenti della strada (pedoni, disabili in carrozzina, ciclisti, ciclomotoristi, monopattini e così via) per cui è evidente che il rigoroso rispetto dei limiti di velocità da parte di auto e moto sia essenziale per garantire un diritto alla mobilità senza danni per tutti.
"Personalmente, avendo conosciuto tante famiglie che hanno perso un caro per comportamenti aggressivi alla guida, spesso dovuti all’alta velocità, non ne posso più della storiella “gli autovelox servono a far cassa” […] Gli autovelox servono a salvare vite umane».
Queste le parole di Stefano Guarnieri, Vicepresidente dell’Associazione Lorenzo Guarnieri, pubblicate sull’organo ufficiale dell’ASAPS Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale.
Un'invenzione che ha cambiato il mondo degli automobilisti
Un’opinione assolutamente condivisa da Paolo Sodi, amministratore delegato di Sodi Scientifica l’azienda leader nella produzione di autovelox.
Un’invenzione che ha cambiato il modo degli automobilisti di circolare sulle strade; e che rappresenta; oltre alla possibilità di rilevare infrazioni e prevenire situazioni pericolose su strade ed autostrade, un monito che richiama tutti ad un comportamento corretto.
Dalla sperimentazione delle prime “scatolette con gli occhi” in uso alla Polizia Stradale, che iniziò ad usufruirne per fare rilevazioni con la doppia valenza di far risparmiare vite umane.
Ma anche di limitare l’utilizzo di carburante, “Sodi Scientifica” ha sempre continuato ad investire sullo sviluppo, la ricerca e l'applicazione di nuove tecnologie.
Fino alla nuova linea di postazioni fisse che ne permettono un utilizzo anche in versione bidirezionale.
Una singola postazione fissa rileva il passaggio di veicoli in eccesso di velocità in ambedue i sensi di marcia, con una serie di vantaggi.
Ad esempio la privacy del conducente e degli accompagnatori, grazie alla ripresa esclusivamente posteriore dei veicoli e il rilevamento della targa dei motoveicoli.
Autovelox salva vita, e non salva tasche
Eppure la convinzione che l’autovelox serva solo a fare cassa è difficile da sradicare. «Io posso dire con grande tranquillità – spiega Sodi - che l’azienda non ha mai guadagnato un euro sulle sanzioni.
Il nostro unico interesse è arrivare ad una maggiore sicurezza stradale, per questo collaboriamo anche con l’Associazione Lorenzo Guarnieri.
Siamo coscienti che non si vendono semplicemente gli strumenti, ma che questi hanno il fine di raggiungere un obiettivo ben più alto. L’autovelox esiste esclusivamente per la sicurezza stradale».
Un decreto Legge a favore della modifica del codice della strada
In questa direzione, anche la normativa nazionale si è recentemente e positivamente evoluta.
Lo ha fatto a seguito di una modifica del codice della strada introdotta dal DL Semplificazioni dello scorso anno.
A seguito del decreto-legge, gli Autovelox per il controllo della velocità istantanea da postazione fissa e senza la presenza delle forze dell’ordine possono essere installati su ogni tipo di strada ed autostrada.
Anche su quelle urbane dove finora ciò non era consentito.
«Dato anche quanto affermato da Stefano Guarnieri sull’efficacia in termini di sicurezza stradale degli autovelox in postazione fissa – conclude Sodi - e data la percentuale di scontri fra veicoli che in città è molto superiore al resto del territorio; questa novità normativa rappresenta certamente un’evoluzione significativa, che infatti molte amministrazioni pubbliche stanno adottando». (
LaRepubblica)
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