De Luca : fiammata di contagi. Il virus colpisce, rischio stretta. I contagi sono aumentati drasticamente questo ha spinto l'Asl a prendere provvedimenti immediati.
Coronavirus, 27 comuni del Casertano a rischio stretta Caserta
Il netto aumento dei contagi registrato nella settimana dal 22 al 28 febbraio nella provincia di Caserta ha spinto l'Asl a prendere provvedimenti.
Sono 27 i comuni attenzionati per l'improvvisa crescita dei casi positivi: Arienzo, Calvi Risorta, Casaluce, Casapulla, Castel Morrone, Cervino, Conca della Campania, Grazzanise, Letino, Macerata Campania, Maddaloni, Marzano Appio, Mignano Montelungo, Parete, Pietramelata, Roccamonfina, Roccaromana, San Cipriano d'Aversa, San Felice a Cancello, San Marco Evangelista, San Prisco, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria La Fossa, Succivo, Valle di Maddaloni e Villa Literno.
I sindaci mettono misure strette
I sindaci dovranno ora mettere in campo misure ancora più restrittive (come la chiusura di attività non essenziali) per bloccare la diffusione del contagio.
Nuova ordinanza in
Campania, si torna alla
zona arancione ma il governatore
Vincenzo De Luca è pronto a passare alla zona rossa o quanto meno a emettere nuovi provvedimenti con ulteriori restrizioni.
Nel frattempo però c'è chi può festeggiare. Revocata la "zona rossa" a Massa Lubrense. A deciderlo il sindaco con un'ordinanza.
L'ordinanza del sindaco
"In considerazione del nuovo report dell’Unità di Crisi della Regione Campania relativo al periodo di osservazione 22-28 febbraio che evidenzia il miglioramento a Massa Lubrense dei parametri epidemiologici ed in considerazione della compatibilità dei dati ricevuti con quelli della “zona arancione” ho disposto la revoca delle misure restrittive previste nelle precedenti ordinanze", spiega il primo cittadino.“
Ordinanza - "Passiamo in zona arancione"
"Con decorrenza immediata - continua - osserveremo la regolamentazione di “zona arancione” prevista per l’intera Regione Campania.
Questo non significa che tutto è finito e che d’ora in poi possiamo fare tutto quello che vogliamo. Basta un poco di disattenzione generale e potremmo ritornare in zona rossa.
Il sistema a fasce di “colori”
E' basato sul senso di responsabilità dei singoli e della comunità. Faremo di tutto per mantenere alta la guardia dei controlli ma ogni singolo cittadino deve sentirsi responsabile, anche nei piccoli gesti di vita quotidiana, della propria salute e di quella degli altri.(Napolitoday)
Vincenzo De Luca torna all'attacco
L’ordinanza con la quale il presidente della Regione Campania ha ordinato la chiusura delle scuole potrebbe essere stata una sorta di anticipazione. De Luca avrebbe solo anticipato le scelte del governo in relazione al prossimo Dpcm.
Come sappiamo la Campania è entrata da qualche giorno in zona arancione e, in conseguenza di ciò, De Luca ha optato per una sostanziale sospensione della didattica in presenza.
Di sicuro dal 6 marzo
tutte le scuole saranno chiuse in zona rossa. Lo ha annunciato il capo del Cts
Agostino Miozzo. Su questa impostazione, in attesa dell’uscita del
prossimo Dpcm – con limitazioni che avranno effetti fino a dopo Pasqua – c’è unanimità di giudizio.
La discussione sulle scuole si è accesa invece per ciò che concerne le fasce in
zona arancione e arancione rinforzato. Cosa fare in questo caso? E’ questo il nodo che
divide i ministri del Governo.
Di sicuro il vertice tenutosi nella giornata di ieri ha recepito le
indicazione del Cts sulla chiusura di tutti gli istituti in zona rossa. Inoltre sul criterio di ulteriore chiusura, a livello locale, se si raggiungono
250 casi ogni 100mila abitanti anche nelle regioni non rosse.
La divisione però è nata sull’idea di
mettere tutti in dad anche nelle fasce arancioni, per contrastare efficacemente il pericolo delle nuove varianti. Le dichiarazioni di Speranza che ha annunciato che avremo davanti “settimane molto difficili” e l’orientamento del Cts – che potremmo definire ‘molto preoccupato’ – lasciano ipotizzare che alla fine il Presidente del Consiglio opterà per una scelta in senso restrittivo.
In ogni caso la decisione dovrebbe arrivare entro la giornata di oggi, con Draghi che apporrà la firma al suo primo
Dpcm.
La cabina di regia si aggiorna a partire dalle 9.30 e ci sarà un nuovo passaggio con le Regioni prima della promulgazione definitiva. (
Anteprima24)
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