In arrivo un nuovo decreto e bonus per aiutare le persone duramente colpite economicamente dell’emergenza per la pandemia da Covid-19. Presentata bozza in Parlamento.
In arrivo il decreto Sostegno che potrebbe prevedere un nuovo bonus da mille euro in aiuto alle persone economicamente colpite durante l’emergenza sanitaria per Covid-19. Il governo prevede 32 miliardi di euro soprattutto a favore dei lavoratori licenziati durante e a causa della pandemia e ai cittadini in cassa integrazione.
Il decreto si sostituisce al decreto Ristori e porta con se la novità dei mille euro destinati a coloro che avranno i giusti requisiti. Per l’approvazione del decreto bisognerà attendere metà marzo e, considerando i tempi tecnici, difficilmente si potrà usufruire del bonus prima di inizio aprile
Destinatari del bonus lavoratori come gli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori autonomi e occasionali o incaricati di vendite a domicilio, i quali potranno richiedere il bonus nelle stesse modalità con cui si richiedevano i precedenti. Bonus previsto anche per le partite iva, previsti per questa categoria circa 50mila euro.
Bonus e congedi parentali, a chi spettano e come ottenerli. Il nuovo governo Draghi pensa di riproporre le vecchie misure.
Il governo pensa a nuovi aiuti per le famiglie figli con meno di 14 anni, quindi per coloro costretti a restare a casa perché le scuole sono chiuse.
Come alternativa allo smart working, si sta valutando l’ipotesi di un congedo parentale con stipendio ridotto al 50%. Oppure, al contrario, una riedizione del bonus baby sitter introdotto durante la prima ondata.
Queste le dichiarazioni della ministra Bonetti: “Siamo già al lavoro per garantire congedi parentali retribuiti ed estesi come età fino a 14 anni, ma anche dopo i 14 anni non retribuiti, smart working come diritto per i genitori. Lavoriamo a forme di sostegno per le famiglie, anche come voucher baby sitter. Siamo già al lavoro, anche col Mef, il governo è pronto. Dobbiamo dare tutele e garanzie alle famiglie“.
La ministra ha anche assicurato che i bonus saranno retroattivi: “Saranno nel primo provvedimento utile, sto costruendo la norma in modo che sia retroattiva“. L’obiettivo? Quello di non escludere nessuno.
In certe zone d’Italia, infatti, le scuole sono già state chiuse, mentre il decreto arriverà solo nei prossimi giorni.
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— INPS (@INPS_it) March 3, 2021
Chi sceglierà il congedo parentale potrà dunque recuperare l’indennità, mentre il bonus baby sitter potrà essere utilizzato per pagare le ore già lavorate.
La buona notizia: le misure saranno valide a prescindere dalla fascia di rischio in cui è collocata la regione dei richiedenti.
L’unica condizione è che a livello locale sia in vigore la didattica a distanza obbligatoria. Il secondo criterio è che i genitori non siano in smart working.
Il congedo parentale riguarda tutti i lavoratori: dipendenti, pubblici o privati, con figli minori di 14 anni.
Ma può essere richiesto da un genitore per volta, non da entrambi nello stesso giorno. In ogni caso, non spetta a chi è in smart working.
Per i giorni di congedo si ha diritto a un’indennità pari al 50% dello stipendio.
Con figli che hanno più di 14 anni, il congedo resta comunque possibile, ma senza stipendio.
Tra le ipotesi al vaglio del governo Draghi c’è quella di un ritorno del bonus baby sitter, in alternativa al congedo parentale. Varrà sia per i lavoratori dipendenti che per quelli autonomi.
La misura è scaduta il 31 dicembre scorso, il termine per presentare le richieste era stato prorogato al 28 febbraio 2021. Il bonus aveva un valore di 600 euro mensili, che saliva per alcune categorie come medici e infermieri.
Per utilizzarlo era e sarà necessario registrarsi online tramite l’applicazione web, disponibile sul portale dell’Inps. (QUIFINANZA.IT)
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