Muore dopo il vaccino, la famiglia: "Basta chiacchiere, vogliamo giustizia". Il legale fa sapere che i suoi assistiti vogliono andare a fondo nella faccenda.
Donna muore dopo il vaccino, l'ira della famiglia
"Vogliamo giustizia, vogliamo capire le motivazioni. Delle persone sono morte e tutte con la stessa patologia, trombosi, non può essere una coincidenza".
Così l'avvocato Nicola Barbatelli, legale dei familiari di Sonia Battaglia, la 54enne di San Sebastiano al Vesuvio (NAPOLI) morta ieri all'Ospedale del Mare di NAPOLI dove era ricoverata da diversi giorni.
Secondo i familiari della donna, il decesso è legato alla somministrazione di una dose di vaccino Astrazeneca del lotto Abv5811, avvenuta lo scorso 1° marzo.
"Lei era sana - ha raccontato l'avvocato - e i medici della terapia intensiva hanno spiegato che non hanno mai visto un caso del genere. L'esclusione di altre patologie non fa altro che presupporre che sia stato il vaccino, anche per altri eventi che si sono registrati nel mondo".
Quando la donna era ancora viva, ha spiegato l'avvocato, "abbiamo presentato una denuncia per lesioni colpose sia nei confronti del Ministero della Salute, per la correlazione con il vaccino, che contro il 118 per la mancata tempestività.
Da lesioni, ora siamo arrivati a omicidio colposo. La Procura di Nola sta avviando le indagini, nel frattempo siamo stati convocati dai Carabinieri di San Sebastiano e abbiamo portato la documentazione relativa alla somministrazione del vaccino".
Intanto, i contagi ancora in aumento, rischio alto in dieci regioni
Contagi - Si continua ad osservare un livello generale di rischio alto: dieci Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto. Le altre 11 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane).
Contagi alti. E' ciò che dice il monitoraggio settimanale del ministero della Salute.
Sedici Regioni italiane hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, una Regione, la Campania, ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4.
Il rischio dunque è tra i più alti d'Italia. Due regioni hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3.
Dodici Regioni hanno un indice di contagio nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
E' necessario continuare a mantenere "rigorose misure di mitigazione nazionali", alla luce dell' "elevata incidenza, l'aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri".
Lo afferma l'Istituto Superiore di Sanità nel monitoraggio settimanale.
Oltre alle misure a livello nazionale, sono necessari " puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione".L'aumento dei casi dovuti alle varianti del virus SarsCoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione.
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