Muore in Campania per un'esplosione, la svolta nelle indagini dopo tre mesi: in manette il fratello della vittima. Il giovane è accusato di omicidio colposo e detenzione illegale di materiale esplodente.
Campania, muore per esplosione a Capodanno
I carabinieri hanno arrestato a Caserta un ragazzo di 20 anni, accusato di omicidio colposo e detenzione illegale di materiale esplosivo in relazione alla morte del fratello 25enne, Domenico Di Giacomo, deceduto in ospedale in seguito all'esplosione di alcuni chili di botti la notte di Capodanno.
L'episodio è avvenuto nel piazzale di un complesso abitativo formato da vari palazzi, denominato Parco Primavera.
La deflagrazione fu avvertita in tutta la citta' di Caserta; e avvenne tre quarti d'ora dopo la mezzanotte, a chiusura dei tradizionali festeggiamenti a base di fuochi d'artificio.
La forza dell'esplosione fu tale, accertarono nell'immediatezza carabinieri e vigili del fuoco, che provocò un'onda d'urto di trenta metri che ruppe le vetrate dello stabile antistante; creò quattro crateri sull'asfalto e danneggiò seriamente sette auto in sosta.
Svolta indagini
Dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Caserta, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, e' poi emerso che a preparare i botti per la mega-esplosione furono proprio Domenico Di Giacomo, il fratello 20enne e un altro fratello minore; sul posto c'era poi un amico 16enne dei tre; che e' stato indagato dalla Procura.
I giovani reperirono tra i 5 e i 10 chili di botti, li ammassarono al centro del piazzale e iniziarono a farli esplodere dopo la mezzanotte; delle scintille colpirono un cartone dove c'erano alcuni botti molto potenti, e cio' provoco' una deflagrazione che investi' in pieno Domenico; che rimase ferito molto gravemente.
Il 25enne fu condotto in ospedale a Caserta, fu poi trasferito al Cardarelli di Napoli dove mori' l'8 gennaio. Dopo quasi tre mesi e' arrivata l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il fratello di Domenico; che è agli domiciliari.
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