Il ministro della Salute Speranza, per l'estate, si dice "ottimista" e si augura meno restrizioni, ma "questo è ancora un momento difficile". Spera che Ema decida presto sullo Sputnik, ma il commissario europeo sui vaccini Breton sostiene che l'Unione Europea non abbia bisogno del vaccino russo.
Viene rilanciata l'immunità in Europa per giugno. Poco più di 200 mila vaccini al giorno, questa la media massima delle vaccinazioni previste la prossima settimana
La capacità di inoculazione è già il doppio delle fiale.
Resta l'attesa per Johnson&Johnson e i vaccini in arrivo
In attesa del siero di Johnson&Johnson e di raggiungere l'obiettivo di 500mila vaccinazioni al giorno, si prova una risalita con l'arrivo delle 333mila dosi del vaccino Moderna e i nuovi stock di Pfizer. Mercoledì dovrebbero arrivare altre 279mila dosi di AstraZeneca.
I numeri fino ad ora sono però ancora troppo bassi rispetto all'aggiornamento delle cifre di inizio marzo. All'appello sembrano mancare almeno 4 milioni di dosi, pur prevedendo l'arrivo di altri due milioni entro il 3 aprile prossimo.
Lazio, campione di vaccini
Il Lazio è una delle Regioni italiane più efficienti, ha già effettuato 800mila somministrazioni, circa quante fatte dalla Gran Bretagna in un solo giorno. Negli Usa, invece, sono state distribuite complessivamente già 124 milioni di dosi.
Negli Usa sono stati distribuite complessivamente 124 milioni di dosi.
Ma l'Europa non cambia impostazione
"Non avremo assolutamente bisogno - dice il commissario europeo Thierry Breton - del vaccino Sputnik V. I russi hanno grandi difficoltà a produrlo e noi li aiuteremo nel secondo semestre, se ne avranno bisogno"
L'Europa stando alle parole del commissario è il continente che ha prodotto più vaccini e il ritardo rispetto a Paesi come Usa e GB è solo di 3 settimane.
Prosegue l'assunzione del personale sanitario
Il ministero della Salute è pronto a far entrare in campo nuove forze, con 164.800 medici (42mila sono quelli di famiglia, 38mila gli specializzandi, 7mila i pediatri, 14.800 gli specialisti ambulatoriali, 63mila gli odontoiatri), fino a 270mila infermieri e 19mila farmacie coinvolte.
L'Ordine dei Medici, però, pone i suoi limiti: "Il medico dev'essere presente in ogni sede vaccinale, comprese le farmacie e le parafarmacie" per raccogliere il consenso informato e garantire l'intervento in caso di necessità. (Fonte
Tgcom24)
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