C'è un caso covid in classe ma nessuno lo segnala. Terrore tra le famiglie
Sicilia - classe che doveva essere in quarantena, ma la comunicazione arriva solo oggi. La risposta del azienda sanitaria del posto. In questo Caso ASP, Azienda Sanitaria Provinciale.
Il messaggio arrivato dopo spaventa. E non poco
La preoccupazione di genitori e lavoratori del mondo scuola: "Un fatto grave"
"Ora sì che ci siamo preoccupati, - prosegue - e il fatto che stia raccontando questa storia è per la volontà di impedire che casi analoghi accadano di nuovo.
Teniamo presente che dalla chiusura delle scuole - continua Gambino - i nostri bambini sono in didattica a distanza, che hanno visto i nonni, perché magari i genitori dovevano lavorare e proprio con la vigilanza dei nonni i bambini hanno studiato.
Sono state 25 mine vaganti, magari asintomatici.
A quanto pare nessun altro bambino ha manifestato sintomi, ma non si può comunicare una quarantena con 13 giorni di ritardo.
Non so cosa possa essere successo ma ritengo sia un fatto grave per le conseguenze che avrebbe potuto avere".
Fare chiarezza per evitare che si ripeta, insomma: "Da consigliera comunale, madre, cittadina di una comunità che vive un periodo di profonda apprensione vista l'alta percentuale di contagi con
tanto di ordinanza di chiusura delle scuole, pretendo venga fatta immediata chiarezza su questa vicenda confidando in una ferma e decisa presa di posizione del sindaco, appena avvisato, a tutela
della salute in primis dei nostri ragazzi, ma anche di tutto il paese a costante rischio zona rossa.
E ci sarebbe un altro caso in una scuola di Ragusa con la comunicazione inviata notevolmente in ritardo rispetto all'inizio della quarantena".
L'agenzia di stampa AGI ha così segnalato la vicenda all'Asp di Ragusa, che sta verificando.
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