Oggi, nella seduta della Commissione Attività produttive, commercio e turismo è approvato il Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Al centro i temi della transizione ecologica, la digitalizzazione e la riduzione delle disuguaglianze generazionali. Puntare sul Sud, sui giovani e sulle donne, qui andrebbero investiti i soldi del Recovery.
Puntare sul Sud, sui giovani e sulle donne
Su Facebook la deputata del M5S Anna Laura Orrico scrive un lungo post riassumendo quanto avvenuto nella seduta della Commissione Attività produttive.
"Durante la seduta della Commissione Attività produttive, commercio e turismo è stato approvato il parere sul Piano Nazionale di ripresa e resilienza.
I temi cardine sono la transizione ecologica, la digitalizzazione e la riduzione delle disuguaglianze generazionali, di genere e territoriali.
Puntare sul Sud, sui giovani e sulle donne al fine di costruire un modello sociale ed economico migliore di quello che, spero, ci lasceremo alle spalle"
Orrico ha aggiunto: "si parla tanto di Sud, ma credetemi quando vi dico che mettere in piedi delle azioni di indirizzo normativo che impegnino efficacemente il Governo a lavorare sul rafforzamento delle politiche economiche e di investimento nel Mezzogiorno, non è affatto impresa facile."
Fondi del Recovery
Per questi motivi Orrico propone che ci sia una indicazione precisa e puntuale affinché il 34% dei fondi del Recovery Fund venga destinato al Sud.
"Investire sui temi della digitalizzazione delle imprese. Degli investimenti per la creazione di nuove imprese e per la transizione green.
Per l'imprenditoria femminile e giovanile, per gli ecosistemi dell'innovazione introdotti dal governo Conte 2."
"Soprattutto necessario precisare che i fondi destinati al Sud dovranno essere in più rispetto ai fondi europei 2021-2027, ai fondi di sviluppo e coesione e rispetto a tutti gli altri meccanismi di finanziamento ad oggi previsti nel Next Generation EU".
Il Sud vuole resistere
Anna Laura Orrico conclude sostenendo che il Sud vuole farcela con le proprie forze.
Ma: " è necessario dotarlo degli strumenti finanziari e amministrativi giusti affinché' tutti gli sforzi intrapresi non finiscano nelle maglie di quella burocrazia esasperante che rende i progetti indefiniti, ingestibili e alle fine delle cattedrali nel deserto. Non bisogna perdere nessuna occasione per ribadirlo"
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