Ancora bufera sui vaccini e l'obbligo vaccinale. Saranno guai in arrivo per il personale medico - sanitario?. "Abbiamo presentato un question time per conoscere e stimolare una presa di posizione forte della Regione Piemonte sull'obbligo vaccinale per il personale sanitario". Ad annunciarlo il consigliere regionale di Forza Italia, Carlo Riva Vercellotti. "Il serrato dibattito nazionale e i fatti di cronaca mi hanno convinto a chiedere di conoscere dall'assessore le prossime mosse del Piemonte su questo spinoso tema." ha dichiarato Carlo Riva Vercellotti, consigliere di Forza Italia.

Vaccini - obbligo vaccinale per il Personale Sanitario

Al centro del dibattito - ancora - la possibilità di un obbligo vaccinale per il personale medico-sanitario. Vercelotti ha proposto una legge statalle che obblighi i medici al vaccino antiCovid. "In particolare, se la Regione intende promuovere iniziative, anche d'intesa con altre Regioni, per far approvare quanto prima una legge statale che renda obbligatoria la vaccinazione per tutto il personale sanitario."

Le alternative del Consigliere al problema

Vercellotti propone anche un'alternativa. Limitare l'ingresso ad alcuni reparti a quegli operatori che non hanno effettuato il vaccino contro il Covid. Dice il Consigliere: "In alternativa, se questo non avverrà, chiediamo se intende promuovere un'iniziativa legislativa regionale per limitare l'accesso ad alcuni reparti agli operatori sanitari non vaccinati contro il SARS-CoV-2."

Azioni disciplinari per il personale medico-sanitario

Potrebbero essere necessario anche azioni disciplinari: "comunque se siano state valutate azioni disciplinari-sanzionatorie nei confronti di quel personale che ha rifiutato di aderire alla campagna vaccinale e che continua a svolgere mansioni a stretto contatto con pazienti fragili." A conclusione del suo discorso Vercellotti ha dichiarato: "Ritengo fondamentale che venga data immediata attuazione all'articolo 32 della nostra Costituzione." E sottolinea: "nella tutela della salute come interesse della collettività. Perché se è vero che la stragrande maggioranza del personale medico e infermieristico della nostra regione si è dimostrato responsabile ben sapendo che la sua missione è la cura e la protezione dei pazienti, non è tollerabile che ci sia ancora qualcuno che rifiuti il vaccino. Ma non finisce qui e arriva la stoccata che fa infuriare il personale medico: "Non sono d'accordo? Cambino lavoro." conclude Vercellotti. Leggi anche: Vaccini di notte. Esperimento riuscito: "Per i lavoratori è un'opportunità" Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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