Negli Stati Uniti i vaccini a grande quantità. Al contrario, il presidente Joe Biden si ritroverà presto a dover affrontare il problema opposto. Ovvero? gestire il surplus di dosi che saranno prodotte dalle case farmaceutiche Usa.
USA - Surplus di vaccini anti Covid
Tra le diverse proposte dei Democratici in fase di valutazione dal governo americano, come riportato da alcuni media in Usa, c’è anche quella di revocare lo scudo di protezione.
Lo scudo di protezione è la difesa del diritto di proprietà intellettuale per i vaccini anti-Covid prodotti in America.
Questo potrebbe permettere ad altri Paesi, come l'Italia magari, di poter replicare i farmaci esistenti. In linea generale questo può limitare il problema della carenza di dosi, soprattutto per gli Stati in via di sviluppo o più poveri.
In realtà è un problema che coinvolge inevitabilmente anche quelli più ricchi e gli stessi Stati Uniti. Questi ultimi, forse, sono ben coscienti che una massiccia diffusione del virus anche a migliaia di chilometri di distanza potrebbe generare nuove varianti. Varianti, anche più resistenti ai vaccini fino ad ora prodotti.
Vaccini, parla Nancy Pelosi
Al momento, spiega il New York Times, nella mente di Washington è quella di tenere per sé le dosi "extra", nonostante l’ennesimo appello giunto dall'Oms.
La richiesta è quella, appunto, di donare subito 10 milioni di vaccini al programma internazionale Covax, nato per i Paesi più poveri.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi, alla luce dei dati raccolti ha deciso di scrivere alla Casa Bianca chiedendo che la proprietà intellettuale venga messa a disposizione di tutti.
Soprattutto entro maggio, e forse anche prima, negli Stati Uniti le forniture supereranno la domanda richiesta. (
Ilfattoquotidiano)
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