A margine della conferenza stampa sui progetti per il sud, il leader della Lega, Matteo Salvini ha rilasciato dichiarazioni che non possono lasciare indifferenti. Temi all'ordine del giorno: l'operato di Draghi e l'imminente viaggio in Polonia.
Salvini appoggia Draghi
Matteo Salvini ha detto la sua sul tema delle riaperture di aprile, allineandosi alla linea scelta da Draghi:
"Sulle aperture noi sosteniamo la linea Draghi: quindi se i dati scientifici portano in zona rossa, si chiude. Se ad aprile i dati portano una regione in zona gialla lì si apre".
Passo indietro rispetto alle polemiche degli scorsi giorni, in cui si era detto poco propenso all'idea che il Belpaese potesse restare "chiuso", tra zone rosse ed arancioni, anche per tutto il mese di aprile. Salvini cambia strategia e sceglie di supportare le decisioni prese da Draghi.
Sulle pagine online di "Repubblica" si legge:
"Conto che il Consiglio dei ministri prenda atto di quello che la scienza dice. A meno che ci sia qualcuno che per ideologia vede solo rosso. Sono pronto a confrontarmi con il ministro Speranza".
Il discorso, quindi, si sposta sui viaggi all'estero, tematica al vaglio ed in attesa di correttivi:
"Qualcuno si è dimenticato dei viaggi all'estero, stendo un velo di pietà su chi commette errori macroscopici" il commento tagliente del leader della Lega.
Viaggio in Ungheria
"Se cambia qualcosa in Europa con questa formazione? Vado ad ascoltare Orban e Morawiecki, non andiamo a parlare di equilibri politici o di partiti europei. Andiamo a parlare di lavoro, di Europa, di salute e di futuro" la risposta di Salvini agli interrogativi posti dai colleghi di "Vista".
"L'ultima delle mie preoccupazioni, in questo momento, è la politica dei partiti, dei numeri e dei posti" tuona il politico. Ribadendo che:
"Ascolterò il premier polacco e quello ungherese su come stanno affrontando la battaglia sanitaria".
Chiosa finale sulla fiscalità, mettendo in parallelo i sistemi proposti dai Paesi:
"Sul piano fiscale abbiamo tanto da imparare perchè in questi due Paesi dell'Europa dell'Est c'è un sistema molto più snello, veloce ed efficiente rispetto alla burocrazia italiana". Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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