La legge Zan è diventata argomento di discussione su Instagram. Fedez, dopo lo sfogo di Elodie, ha detto la sua sulla questione tramite delle stories. Il tema, finito in trend da giorni, è particolarmente sentito dalle due star del panorama musicale nostrano.

DDL Zan, Fedez infuriato sui social

"Questa mattina mi sveglio con le dichiarazioni del senatore Pillon, che ci spiega il concetto di priorità. Io vorrei entrare nel merito delle priorità del senatore e del DDL Zan" esordisce così Fedez nel video postato sul suo profilo Instagram. "Partiamo dal principio. Che cos'è il DDL Zan? E' un disegno di legge che attua nuove misure, di prevenzione e di contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sull'orientamento sessuale, l'identità di genere e la disabilità" argomenta il cantante. "In sostanza, dà più diritti a chi non ne ha. Easy". Quindi Fedez continua: "Il senatore Pillon ha osteggiato l'approvazione di questa legge, dando tale motivazione, ovvero questa legge non va bene perchè darebbe il via libera agli uteri in affitto".

Il rapper risponde a Pillon

"E' un bel titolo, peccato che nel DDL Zan non si parli di uteri in affitto" tuona Fedez nei confronti del senatore. Reo, a detta del rapper, di non considerare il DDL Zan una priorità, nonostante abbia basato la sua carriera politica su questi temi. "Ha basato la sua carriera sul Family Day ed oggi si toglie dal dibattito così? Non è da lei! Entriamo nel dibattito, discutiamone" l'ammonizione di Fedez a Pillon. Il discorso, quindi, si sposta su altre tematiche, prioritarie rispetto al suddetto DDL Zan. "Vogliamo parlare di come la Lega stia gestendo il piano vaccinale? Dove ci sono 80enni e 90enni non ancora vaccinati. O di come non si sia riusciti a costruire una terapia intensiva nel corso dell'emergenza?" continua Fedez nelle sue stories su Instagram. Chiosa finale sulla famiglia: "Le dico una cosa da padre, signor Pillon: io ho un figlio di 3 anni che gioca con le bambole. E questa cosa non mi turba affatto. Non desterebbe turbamento nemmeno se un giorno volesse truccarsi o mettersi lo smalto. Mi destabilizzerebbe di più sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà".                                                                                                                                                              Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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