In questi giorni ci si interroga su quanto possa essere affidabile il vaccino AstraZeneca. Sul tema non mancano, di certo, i pareri discordanti. Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova, dice la sua sul tema.
Vaccino AstraZeneca, per Crisanti è ok
La correlazione tra somministrazione del vaccino AstraZeneca ed i casi di trombosi riscontrati successivamente sono oggetto di studio. Crisanti, dal canto suo, si dice sicuro della bontà del siero, parlandone in questi termini in un'intervista rilasciata a "Sky Tg 24":
"Il rischio di un evento trombotico per chi ne soffre è 100 volte superiore se si prende un aereo che se si fa il vaccino. Ma lo dicono tutti non l'ho inventato io: 2 persone su 10mila, a rischio trombofilia, possono avere eventi avversi quando prendono un aereo, che è circa 100 volte superiore se fanno il vaccino" afferma il virologo.
Il docente di Microbiologia e Virologia dell'Ateneo di Padova snocciola statistiche a supporto della sua tesi:
"Ci stiamo tanto a preoccupare di un caso su 2,5mln di effetti trombotici, è chiaro che una persona in sovrappeso, che fuma, che ha più di 40 anni e magari prende estrogeni, ha un rischio maggiore".
Crisanti annovera AstraZeneca tra i vaccini sicuri:
"Abbiamo 35 milioni di persone immunizzate, una sessantina di casi di reazioni avverse, forse mortali in 10 casi. È un vaccino con una complicazione grave di uno su 2 milioni e mezzo. Difficilmente si raggiungono livelli di sicurezza come questo".
Stop alla somministrazione del vaccino
Più di un Paese, tenuto conto dei potenziali casi, ha sospeso la somministrazione delle dosi AstraZeneca, l'esperto approfondisce il tema:
"rispondono alle sensibilità, le percezioni e i sentimenti dei loro elettori. Ad esempio Germania, Paesi Bassi e Usa hanno una percentuale di persone contrarie ai vaccini estremamente elevata, in questi Paesi c’è anche tutta una storia di contenziosi sui vaccini, molto probabilmente non vogliono correre nessun rischio su questo. È una decisione politica, non ancora suffragata da dati scientifici".
Carenza di dosi in Italia
Crisanti si dice fiducioso sul problema della
carenza di dosi dei vaccini, affermando che si risolverà in breve tempo. Poi il focus si sposta sull'elevato tasso di mortalità che ha caratterizzato il nostro Paese fin qui:
"L'elevata mortalità che stiamo vedendo è la conseguenza di scelte sbagliate, è l'effetto della priorità data nelle vaccinazioni a categorie non prioritarie".
Crisanti propone, dunque, una soluzione per cercare di abbassare tale eccessivo tasso di mortalità:
"I 400 morti al giorno che stiamo vedendo sono il risultato di vaccinazioni non fatte un mese fa. Se avessimo vaccinato le persone giuste probabilmente adesso avremmo meno decessi".
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