Il discorso pronunciato dal neo premier Mario Draghi nella giornata di ieri ha lasciato strascichi e continua a far discutere. In particolar modo la categoria degli psicologi, il cui Ordine ha risposta all'accusa del capo del governo che li aveva bollati come furbetti.
Draghi vs psicologi, arriva la risposta
"Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili? Smettetela di vaccinare chi ha meno di 60 anni, i giovani, i ragazzi, gli psicologi di 35 anni, queste platee di operatori sanitari che si allargano" l'accusa di Draghi.
Le cui parole in conferenza stampa hanno destato la reazione dell'Ordine degli psicologi. Il presidente del Consiglio nazionale del suddetto Ordine, David Lazzari, ha scritto personalmente una nota, a difesa dei lavoratori della propria categoria:
"Nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie" specifica il presidente dell'Ordine degli psicologi nella nota di risposta alle dichiarazioni del premier.
"Perché addirittura l'ultimo decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari. Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti" specifica David Lazzari.
I professionisti della salute psicologica, dunque, sono stati ingiustamente attaccati da Mario Draghi. Incurante del fatto che questi ultimi lavorano a stretto contatto con bambini diversamente abili, soggetti fragili, persone con patologie che non hanno ricevuto le dosi di vaccino.
Piano vaccinale per i sanitari, la prassi da seguire
Gli psicologi rientrano a pieno titolo nella categoria degli operatori sanitari, insieme a medici, infermieri ed operatori delle Rsa. Prima categoria, ricordiamolo, indicata dal piano vaccinale per le vaccinazioni, tenuta conto della presenza di questi lavoratori in contesti dove ci sono soggetti a rischio.
Lo stesso Ordine degli psicologi ha sollecitato i lavoratori della suddetta categoria a vaccinarsi, concedendo una deroga soltanto agli psicologi in cui sono stati accertate specifiche condizioni cliniche che metterebbero il soggetto in pericolo.
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