Negli ultimi giorni è scoppiato un caos vaccini che rischia di avere ripercussioni importanti sul Paese. Nella categoria "altro", infatti, risultano oltre 2 milioni di furbetti a cui non spettava il vaccino. Le autorità competenti, quindi, stanno approfondendo la situazione.
Vaccini in Campania, la situazione
I piani vaccinali, dal loro start ufficiale, hanno sempre previsto le vaccinazioni prima per i cittadini anziani, gli operatori sanitari ed i soggetti più fragili, quindi successivamente per tutte le altre categorie. Ma alla teoria non ha fatto seguito la pratica. E, attualmente, la situazione in Italia è diversa da quella pianificata.
In Campania in particolar modo, dove, fino a ieri, sono state somministrate 319.911 dosi di vaccini a cittadini appartenenti alla ormai celeberrima categoria "altro". La situazione non è ancora chiara e, al momento, procede tra accuse e risposte.
Vaccinazioni dei furbetti, aperta inchiesta
Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, ha affidato ai microfoni di "Canale 21" il proprio punto di vista sulla vicenda:
"Il dato nazionale dovrebbe essere il riferimento e come sapete noi abbiamo indicato otto categorie" specifica.
Quindi Morra spiega le motivazioni che hanno spinto la commissione Antimafia ad aprire un'inchiesta:
"Se io avessi un risultato leggermente difforme rispetto alla media nazionale, non avremmo attivato l'indagine. Ma se, in alcune regioni la percentuale vaccinati alla categoria altro è il doppio della media nazionale, allora qualche domanda ce la dobbiamo fare. In alcuni casi la categoria altri supera quella degli Over 80".
Per fare chiarezza sulla situazione bisognerà capire:
"Quali sono stati i criteri utilizzati per la costruzione della categoria altro. Se, ad esempio, troppo la sottocategoria care-giver, allora nulla da dire". Ma il timore è un altro, ben più grave:
"Ma se, al contrario, come temo, nella confusione si è inserito qualche intendimento malevolo riconducibile a organizzazioni criminali di stampo mafioso, allora io ho tutto il titolo di intervenire. Vogliamo solo fare chiarezza col garbo istituzionale. La celerità non può danneggiare la qualità e la lucidità del lavoro" chiosa il presidente della commissione Antimafia.
Arriva, nel mentre, la risposta dell'Unità di Crisi:
"Questo il riparto, approssimato per difetto: circa 130.000 dosi della fascia 70-79 anni; circa 60.000 riferite ai fragili, esclusi gli over 70); 15.000 somministrazioni all'incirca ai disabili; circa 19.000 ai caregiver e circa 90.000 al personale esterno alle strutture sanitarie".
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