I controlli anti Covid sono fondamentali per garantire il rispetto delle restrizioni poste in essere da governo centrale e regioni, limitando così la potenziale diffusione dei contagi. Ma la presenza delle forze dell'ordine, nella notte di ieri, non è stata gradita ad alcuni soggetti.
Controlli anti Covid, aggressione ai poliziotti
Come si legge su "Caserta News", infatti, Caserta è stato teatro di controlli anti Covid che si stavano per tramutare in rissa. Una volante delle forze dell'ordine, durante un posto di blocco nei pressi del rione Tescione, ha fermato tre ragazzi.
Il fatto è avvenuto dopo le 22, quando il coprifuoco era già scattato da un pezzo. I tre 18enni, intimoriti dai controlli, hanno chiamato familiari ed amici, i quali sono sopraggiunti sul posto ed hanno attaccato gli agenti con sputi ed offese.
Gli agenti delle forze dell'ordine, in netta minoranza contro oltre 10 soggetti, hanno chiesto il soccorso ad altre volanti. Il clima è diventato, via via, più teso, con altri episodi da condannare severamente. Uno dei presenti ha strappato i documenti di uno dei fermati dalle mani del poliziotto, cui ha fatto seguito un contatto fisico tra i due.
Ad averne la peggio è stato il militare, giacca e fondina rotti per lui. Successivamente è stata chiamata un'ambulanza, visto che altri due agenti sono stati aggrediti dai presenti. Ci è voluto un po', dunque, prima che gli animi si rasserenassero.
Sanzioni nel Casertano
Tre soggetti sono stati portati in Questura e sono stati posti in arresto: un neo maggiorenne, un altro ragazzo e suo padre. La procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l'arresto, con le seguenti accuse: danneggiamento aggravato, resistenza, lesioni e violenza ai danni di pubblici ufficiali.
Ai tre giovani fermati durante il posto di blocco è stata comminata una multa per mancato rispetto delle norme anti Covid-19. Il fratello di uno dei tre, invece, è stato
denunciato a piede libero. Una serata di controlli anti Covid si è trasformata in aggressione.
Episodi sempre più frequenti da quando è iniziata la pandemia nello scorso mese di marzo 2020. Con le forze dell'ordine impegnate a far rispettare la legge ed i soggetti in questione che rifiutano qualsiasi tipo di restrizione imposta da governo e regioni.
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