Ad oggi sono solo 4 le regioni che restano o passano in zona rossa, con regole e divieti più restrittivi: Campania, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta. Nel resto del Paese è invece avvenuto il passaggio da zona rossa a zona arancione. A scuola si ritorna gradualmente e sono quasi 7 milioni gli studenti che torneranno in aula nella giornata di domani.
Da domani torna la zona arancione, tutti a scuola.
Da lunedì 12 aprile, quasi tutta Italia sarà zona arancione. Sono solo 4 le regioni che come ben sappiamo restano o passano in zona rossa, con regole e divieti più restrittivi per scuola, spostamenti e categorie di negozi per contenere la diffusione del coronavirus.
Al contrario in zona arancione ci saranno Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. All'interno di queste regioni è possibile che ci siano delle zone rosse, come ad esempio in Toscana dove Firenze è zona rossa.
Zona arancione, tutti a scuola.
Intanto sempre più studenti del Belpaese tornano a scuola.
Da domani saranno 6,6 milioni gli alunni che torneranno in classe, il 77% degli 8,5 milioni di iscritti negli istituti statali e paritari, e cioè quasi otto su dieci.
Sono quasi un milione in più gli studenti che rispetto alla settimana scorsa tornano a scuola, fa notare Tuttoscuola. Ben 400mila solo in Lombardia che torna zona arancione.
L’unica regione in
controtendenza la Sardegna, da lunedì in zona rossa, dove 63mila alunni di seconda e terza media e delle superiori lasceranno le aule e si collegheranno da casa.
Ancora 2 milioni in DAD
In totale saranno quasi 2 milioni quelli ancora a casa in Dad. Il Presidente del Consiglio Draghi ha fissato l’obiettivo di garantire l’apertura delle scuole per tutti gli studenti almeno per l’ultimo mese.
E a meno di due mesi dalla fine delle lezioni l’obiettivo è vicino: raggiunto per i bambini della scuola dell’infanzia e primaria (100%), a un passo per gli alunni della scuola media (87%), ancora lontano per i ragazzi delle superiori (solo il 38% in classe, con la consueta alternanza del 50% nelle regioni in cui è consentito).
Si ritorna ad avere i numeri dell'anno scorso. A quei tempi si erano sfiorati i 7 milioni in classe.
Non è solo la conseguenza del DL 44 a consentire il rientro in classe anche nelle zone rosse dei bambini della scuola dell’infanzia, degli alunni di primaria e di quelli del primo anno di secondaria di I grado. Lo si deve anche e soprattutto ad un miglioramento dei dati del contagio che ha consentito a quasi tutte le regioni di rientrare o confermarsi in zona arancione. (AdnKronos)
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