Bollo Auto - le Regioni italiane stanno provvedendo a numerose sospensioni del pagamento del bollo auto con esenzioni di carattere regionale.
Ciò permetterà a tantissime persone di non pagare il bollo auto. Il punto delle esenzioni Regione per Regione.
E' una tassa che devono pagare tutti i cittadini che risultano essere in possesso di un’autovettura.
Va ricordato che è una tassa legata al possesso quindi si deve pagare anche se il mezzo non viene utilizzato.
La gestione dei pagamenti relativi a tale tassa è di completa competenza delle Regioni.
Non c'è una regolamentazione unica a livello nazionale e molte di queste Regioni hanno attuato parziali cancellazioni.
Queste le esenzioni di carattere nazionale
Iniziamo con la prima tipologia di soggetti che possono usufruire dell’esenzione bollo auto che sono a carattere nazionale:
1 i disabili non vedenti o sordi come risultante dalle certificazioni rilasciate da Commissioni mediche pubbliche di accertamento;
2 i disabili pluriamputati o con gravi limitazioni della capacità di deambulare, affetti da handicap grave
3 i disabili psichici o mentali
L’esenzione del pagamento bollo auto è prevista non solo per particolari tipologie di soggetti ma anche per alcune categorie di vetture.
In particolare, per quanto riguarda le automobili elettriche, i cittadini che risultano essere in possesso di un’auto che rientra in tale categoria, potranno accedere ad un’esenzione dal pagamento del bollo auto valida almeno cinque anni, a partire dal giorno dell’immatricolazione. Ci sono però anche delle Regioni in cui l'esenzione del pagamento del bollo auto per queste vetture è illimitata.
Se si è in possesso di un’automobile ibrida, questo potrà godere a seconda della Regione di appartenenza, di diverse tipologie di sospensioni del pagamento del bollo auto.
Infine, anche i cittadini che risultano essere in possesso di un’automobile storica, potranno godere di esenzioni. In questo caso, sarà necessario che il veicolo in questione risulti essere stato immatricolato almeno trent'anni fa.
Invece, per quelle automobili che hanno 20 anni, potrà essere ottenuta un’esenzione di tipo parziale, purché venga attestato il carattere storico e collezionistico di tale auto essendo in possesso di un certificato di rilevanza storica.
La sanatoria inserita nel Decreto Sostegni
Il Decreto Sostegni ha comportato poi una cancellazione delle cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2010, relative anche al pagamento del bollo auto, attraverso il saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali.
Il decreto prevede che sono annullati i debiti, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, che, alla data di entrata in vigore del “Decreto Sostegni”, hanno importo residuo fino a 5 mila euro (comprensivi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni).
Tra i debiti oggetto dello “Stralcio” sono compresi anche quelli eventualmente presenti nei piani di pagamento della “Rottamazione-ter” e del “Saldo e stralcio”.
Bollo Auto, la situazione in Lombardia
Iniziamo dalla Lombardia un viaggio all'interno delle diverse legislazioni regionali oggi presenti in materia e dove si registrano situazioni degne di nota.
In Lombardia i cittadini possono ottenere uno sconto del valore del 15% sul versamento del bollo auto, nei casi in cui si conferma come modalità di pagamento della tassa quello della domiciliazione bancaria.
La Lombardia ha poi approvato la completa esenzione dal versamento del bollo auto nei confronti di tutti quei veicoli che risultano essere adibiti al trasporto delle persone, dunque sono inclusi autobus, taxi e pullman.
Bollo Auto, la situazione in Emilia Romagna
La Regione Emilia Romagna ha provveduto a effettuare una dilazione dei pagamenti.
La Regione ha elaborato in una delibera la disposizione per la quale c'è il rinvio dei bolli auto scaduti o in scadenza entro il 31 maggio 2021.
La regione Emilia Romagna ha emanato un provvedimento, nel quale, ha sospeso il pagamento del bollo auto sino alla data del 31 luglio 2021 per i veicoli la cui tassa rientra nei termini di scadenza del periodo che va dal 1° aprile e sino alla data del 31 maggio 2021.
Bollo Auto, la situazione nel Veneto
La Regione Veneto ha deciso di non applicare alcun tipo di sanzione o di mora nei confronti di tutti quei cittadini residenti nella Regione che non hanno effettuato ancora il pagamento del bollo auto scaduto durante i mesi tra gennaio e maggio 2021, rinviando la scadenza al 30 giugno 2021.
Si tratta di un semplice differimento dei termini.
Bollo Auto, la situazione nel Molise
La consigliera regionale del Molise di Fratelli d’Italia Aida Romagnolo, ha ufficialmente presentato una mozione chiedendo la riduzione del 20% della tassa automobilistica regionale per l’anno 2021.
Nelle intenzioni della consigliera la proposta è volta ad "aiutare, in maniera diretta, i molisani, soprattutto considerando che in regione si paga uno tra i più cari del Paese".
"La mia richiesta è di procedere alla riduzione del 20% del costo del bollo auto per tutti.
La grave emergenza sanitaria che ci ha coinvolto, di fatto, ha impedito a quasi la totalità dei cittadini di usare con regolarità la propria auto.
Grandissima parte della popolazione, poi, è nella morsa della crisi economica.
Mi auguro di trovare, in aula, il pieno appoggio dei miei colleghi attraverso una votazione unanime”.
Bollo Auto, la situazione in Campania
La Regione Campania ha lavorato sulla sospensione del pagamento di tutti i bolli auto scaduti durante i mesi compresi tra il 1° gennaio 2021 e il 30 aprile 2021.
I quali potranno essere pagati entro il 31 maggio 2021, senza dover provvedere al versamento di sanzioni.
Bollo Auto, la situazione in Puglia
In Puglia è stata effettuata una proposta da parte di esponenti di Forza Italia.
In Consiglio Regionale i consiglieri Paride Mazzotta, Stefano Lacatena e Giandiego Gatta hanno provveduto a registrare una mozione in materia di bollo auto.
La Giunta regionale dovrà pronunciarsi per l’abolizione del pagamento del bollo auto per l’intero anno 2021 considerata la difficoltà economica delle famiglie.
"L’abbiamo presentata perché l’utilizzo dell’automobile è indispensabile per tanti lavoratori e la crisi economica dovuta al Covid ha messo in ginocchio migliaia di famiglie pugliesi.
La sospensione, quindi, rappresenta un segnale di attenzione e sensibilità politica che la Regione non può esimersi dal dimostrare". (Trend Online)
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