Si è gettata dalla finestra dello studio del suo avvocato in un palazzo al centro di Roma. È in questo modo che ha tentato il suicidio Giovanna Boda, 46 anni, capo dipartimento del ministero dell’Istruzione. Ora è ricoverata al Policlinico Gemelli in gravi condizioni.

Il terremoto giudiziario

A svelare il terremoto giudiziario al ministero è stata La Verità con un lungo articolo sull'inchiesta della Procura di Roma a carico della dirigente di prima fascia e capo del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, questo l'incarico affidatole su proposta del ministro Lorenzo Fioramonti nel secondo governo di Giuseppe Conte.

Le accuse nei suoi confronti

Ipotizzate dai magistrati Paolo Ielo e Carlo Villani per poter effettuare i primi approfondimenti, parlano di corruzione. Stando al decreto di perquisizione Boda avrebbe ricevuto 679 mila euro per «l’esercizio delle sue funzioni e/o dei suoi poteri».

Soldi versati da Federico Bianchi di Castelbianco

Legale rappresentante dell’«Istituto di Ortofonologia» nonché «socio e amministratore di fatto della Com.E Comunicazione & Editoria» ed editore dell’agenzia di stampa Dire specializzata anche in scuola e giovani. Sarebbero serviti per ottenere appalti dal ministero del valore di 39 mila 500 euro ciascuno.

Il numero degli incarichi assegnati

Non è precisato, gli investigatori cercavano diverse commesse. Con cinque pagine di decreto avevano chiesto a Boda, indagata assieme a Bianchi Di Castelbianco e alla sua collaboratrice Valentina Franco («consapevole del pactum sceleris», si legge nel verbale) di consegnare telefoni e computer.

Giovanna Boda

Laureata in Psicologia alla Sapienza e con un dottorato a Padova, è originaria di Casale Monferrato, dove la mamma è stata sindaco fino a due anni fa. Sposata con Francesco Testa (e mamma di una bimba di 3 anni) che è procuratore a Chieti, in Abruzzo, è uno dei cardini del ministero per il quale ha curato per molti anni — salvo una parentesi dal 2016 al 2018 a Palazzo Chigi, nel dipartimento di Maria Elena Boschi — la direzione dello studente.

Sua è stata l’organizzazione delle giornate della Legalità

Della nave che ogni anno porta a Palermo centinaia di studenti per commemorare Falcone e Borsellino. Proprio per il suo impegno nel 2014 è stata nominata commendatore.

La ricordano bene anche in Abruzzo e ad Amatrice

Dove dopo i terremoti si presentava nelle scuole allestite nei capannoni per assicurarsi di persona che tutto procedesse bene per gli studenti e che potessero studiare e ritrovarsi in sicurezza. Attiva sui temi della disabilità e dell’inclusione, ha curato la scuola in ospedale per i bambini malati.

In queste settimane stava lavorando al tavolo per l’apertura delle scuole durante l’estate

Per i recuperi degli studenti costretti alla Dad per quasi tutto l’anno. Ieri sera le luci sono state accese a lungo in Viale Trastevere in attesa di notizie, tra incredulità e sgomento. Il ministro Patrizio Bianchi «profondamente addolorato» ha espresso «tutta la sua vicinanza a lei e alla famiglia». Leggi anche: Coprifuoco a mezzanotte, palestre e spiagge: Regioni riaprono tutto. Oggi la decisione finale Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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