Campania passa in zona arancione. Dal prossimo lunedì, dopo ben sei settimane, la Regione tornerà a respirare. Meno restrizioni e limitazioni, riaperture per alcune attività commerciali e ritorno in classe anche per altri istituti.
Campania zona arancione da lunedì
La Regione al momento è sotto la soglia critica dei 250 contagi ogni 100mila abitanti e per questo può avanzare in zona arancione dopo ben 6 settimane.
Per poter accedere alla zona arancione infatti è obbligatoria la “permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive”.
Negli ultimi due monitoraggi, effettuati il 9 e il 16 aprile, l’Rt è sceso sotto la soglia critica. Tra l'altro la situazione negli ospedali è molto migliorata, con una soglia al di sotto del 30% dei posti occupati in terapia intensiva.
Per quanto riguarda le scuole, se fino ad adesso ad essere rientrati in classe sono stati gli studenti fino alla prima media, in zona arancione le attività didattiche saranno in presenza al 100% fino alla terza classe di scuola secondaria di primo grado.
Per la scuola secondaria di secondo grado è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75%, salvo limitazioni locali di specifici comuni che vengono dichiarati zona rossa.
De Luca: “Se andiamo in zona arancione, nessuno si dia alla pazza gioia”
Se la prossima settimana dovessimo andare in zona arancione, nessuno si dia alla pazza gioia: manteniamo grande rigore comunque, altrimenti torniamo indietro”. Chiudendo la consueta diretta Facebook del venerdi’, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rinnova l’appello alla responsabilita’, in vista di un possibile cambio di ‘colore’ della Campania.
“A oggi la Campania e’ privata di 200mila dosi di vaccino rispetto a dosi che sarebbero necessarie. La Regione ha ricevuto vaccini per 25 per cento della popolazione: siamo ultima Regione d’Italia. Una vergogna.
Siamo l’ultima d’Italia per la distribuzione di Pfizer e Moderna. Riceviamo il 16 per cento di Pfizer e 1,7 di Moderna. Sono i vaccini che servono per gli anziani. Questa e’ una vergogna nazionale. Ed e’ scandaloso che ne’ i grandi organi di informazione ne’ tv pubbliche e private, ne’ forze politiche abbiano coraggio e dignita’ di porre rimedio”.
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