Indennizzi alle imprese per dare maggior sostegno a quelle attività che sono tra le più colpite dalla pandemia da Covid 19. Ma, il Governo, progetta anche una nuova tranche di aiuti destinati alle famiglie, guardando a chi sta peggio. Il Governo di Mario Draghi ha infatti optato per un rifinanziamento di due o tre mensilità.
Draghi approva lo scostamento di bilancio. 40 miliardi per il Reddito di Emergenza
Ufficialmente approvata la richiesta per un nuovo scostamento da 40 miliardi insieme al Def. Il governo è a lavoro per definire il prossimo decreto Imprese in quanto è questo il momento di "impartire la spinta più decisa all'economia e sostenere con più vigore le fasce maggiormente colpite della popolazione", in modo che tutto il paese possa ripartire in vista delle riaperture.
I primi tre miliardi di aiuti destinati alle imprese sono già stati distribuiti in due settimane a circa un milione di partite Iva. Con il prossimo decreto, ha assicurato il Premier Draghi in conferenza stampa.
Si andrà veloci ma è anche importante dirigersi in maniera mirata verso chi ha avuto più difficoltà, abbinando al fatturato i dati sulle perdite effettive che emergeranno dai bilanci.
Reddito di emergenza, parla Mario Draghi
Dice il Presidente del Consiglio:
"Naturalmente non si può aver tutto" spiega Draghi: con il fatturato, come si è fatto finora,
"i tempi sono molto rapidi, con altri parametri" i tempi si allungheranno "di tre o quattro settimane".
Il solo dato del fatturato finora consente all'Agenzia delle Entrate di erogare gli indennizzi rapidamente. Tuttavia, il piano dell'Agenzia delle Entrate non si è rivelato pienamente efficace.
Per questo, il Presidente del Consiglio:
"Il ministero sta pensando ad aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l'utile, l'imponibile fiscale".
Il meccanismo è ancora oggetto di studio del Mef, e si registra qualche difficoltà nel coniugare tempistica ed equità dell'intervento: qualcuno ipotizza che sarebbe addirittura necessario anticipare la dichiarazione fiscale, cosa davvero improponibile visti i tempi.
Per questo si starebbe valutando anche se introdurre come regime opzionale la possibilità di chiedere il calcolo dell'indennizzo con il nuovo metodo.
Nuovi ristori in arrivo
Se si seguisse la via del considerare le effettive perdite che emergono dai bilanci si potrebbe parlare anche di un nuovo round di ristori sulla base del fatturato, per altri 11 miliardi. Questi soldi andrebbero in automatico, in sostanza sotto forma di "acconto" mentre con una seconda domanda, una volta approvato il bilancio, l'impresa potrebbe chiedere il 'saldo' che vada effettivamente a compensare le perdite.
Saranno ipotizzate nel corso del 2020 una serie di misure dal taglio degli oneri di sistema anche sulle bollette e la cancellazione per alcuni settori delle rate dell'Imu al credito d'imposta per gli affitti. Queste riduzioni, peraltro, saranno riproposte con il prossimo decreto.
L'intenzione resta quella di coprire due mesi, segnati chiusure per contenere il contagio.
Draghi - l'ultimo capitolo, rifinanziamento
L'ultimo punto riguarda invece il sostegno della liquidità. Si tratterà quindi di rifinanziare il Fondo di garanzia per le Pmi, mentre si tenta di alzare da 30mila a 100mila il tetto ai prestiti garantiti dallo Stato. Altro grande elemento è la proroga, fino alla fine dell'anno, delle moratorie sui prestiti. (Fonte GiornaledellaSicilia)
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