C'è un nuovo focolaio a Somma Vesuviana, il Covid continua a spaventare la cittadina campana. La notizia di oggi mette in allarme tutti i cittadini che vivono a Somma, bambini compresi. Il focolaio, infatti, è nato proprio in un istituto scolastico.
Focolaio a Somma Vesuviana
Nuovo focolaio a Somma Vesuviana, città nel caos dopo i molteplici casi riscontrati sul territorio locale stando a quanto si legge su "Cronache della Campania". La riapertura delle scuole rischia, infatti, di far aumentare notevolmente i casi di Covid.
Il focolaio è scoppiato in una scuola elementare di Somma Vesuviana, dove, al momento, sono risultati positivi una maestra e sette dei suoi piccoli alunni. Da qui si è reso necessario porre in isolamento fiduciario ben sette classi dell'istituto.
Attualmente sono ben 113 i bambini e 21 gli insegnanti che si trovano in quarantena fiduciaria presso le rispettive abitazioni. Per evitare che il focolaio aumenti sempre di più, il sindaco ha adottato severe misure restrittive da applicare alla scuola.
Casi Covid in aumento, la decisione del sindaco
Il sindaco Salvatore Di Sarno, primo cittadino di Somma Vesuviana, ha deciso di chiudere il plesso scolastico e di riattivare la Dad, didattica a distanza, per i bambini della scuola elementare sede del nuovo focolaio scoppiato nella cittadina campana.
Di Sarno ha spiegato i motivi per cui si è resa necessaria tale decisione:
"Ho deciso di chiudere immediatamente tutti i plessi del Primo Circolo Didattico “Arfe'” dove si sono registrati questi casi" fa sapere il primo cittadino di Somma Vesuviana.
Il sindaco ha, quindi, dichiarato:
"Come è possibile vedere questo virus non guarda alle fasce di età e possiamo uscirne solo con la vaccinazione". Ha sottolineato Di Sarno, evidenziando come anche i bambini possano essere vittima del Covid.
Il primo cittadino ha, infine, lanciato un appello:
"Il mio appello alla popolazione è quello di non scambiare la zona arancione per zona bianca. Siamo dinanzi ad un momento importante. Vedo alcune scene spiacevoli anche dinanzi ai bar. Siamo in emergenza sanitaria: è in corso una pandemia e dunque rispettiamo tutti le regole".
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