25 aprile e 1 maggio sono i prossimi giorni festivi previsti, ma, come accade da marzo 2020, gli italiani dovranno convivere con numerose restrizioni anche in occasione di queste due festività. La domanda più ricorrente resta: cosa possiamo e cosa non possiamo fare?
25 aprile e 1 maggio, le restrizioni
Il governo
Draghi è intransigente anche per quanto concerne 25 aprile e 1 maggio. O, per meglio dire, concederà qualche libertà in più nel corso del primo fine settimana del mese di maggio. Rispettando le attuali zone in vigore nelle regioni italiane.
Vivremo il giorno della Liberazione con maggiori limitazioni. Il motivo, come dicevamo, è presto detto: ci sono regioni in zona arancione ed altre, con tassi più alti di contagio, in zona rossa. Oltre al divieto di spostamento tra le regioni ancora in vigore.
Ai cittadini proprietari di seconde case, in occasione della festività del 25 aprile, sarà consentito spostarsi. A patto, però, che nel territorio dove si trova la seconda abitazione non siano valide ordinanze di divieto di spostamento da una zona all'altra.
Italia "libera" dal 26 aprile
Come detto, da lunedì 26 aprile ci sarà un allentamento delle restrizioni attualmente in vigore. Ritorneranno le zone gialle e i cittadini potranno spostarsi più liberamente da una zona all'altra dell'Italia, senza dover fornire giustificazioni.
Quindi, durante il week-end dell'1 e del 2 maggio, si potrà far visita ad amici e parenti. Il numero massimo consentito è di 4 adulti, con figli minori di 14 anni al seguito. Mentre, nei territori in zona arancione, lo spostamento è consentito soltanto all'interno dello stesso comune di appartenenza.
Turismo, cosa cambia
25 aprile e 1 maggio sono due date, da sempre strategiche, per organizzare gite e viaggi in giro per lo stivale. Complici le giornate di festività, gli italiani si sono sempre concessi delle rilassanti giornate fuori porta per disintossicarsi dallo stress della quotidianità.
Per quest'anno, con l'Italia ancora alle prese con l'emergenza Coronavirus, si potrà andare da una regione all'altra, anche di colorazioni differenti, per turismo. I turisti in questione dovranno, infatti, essere provvisti di certificazione verde.
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