Assurda la tragedia che si è consumata oggi in via Lorenzo Bernini a San Felice a Cancello. Tarik Cianalli, 40enne di origini arabe è stato ritrovato morto sul divano di casa dal cognato.
Tarik era sposato con una ragazza italiana del posto e poco più di una settimana fa aveva partorito. Al momento della tragedia, si trovava a casa della mamma per essere accudita.
Il malore di Tarik sul divano del cognato
Era da ieri il 40enne, di origini arabe, lamentava un forte dolore alla schiena e proprio per questo era rientrato in casa per riposarsi. Dopo quell'ultima notizia i parenti e la moglie, non hanno più ad avuto sue notizie.
Il decesso a casa del cognato, addio Tarik
Questa mattina invece è avvenuta la scoperta della morte dell’uomo da parte del cognato. Quest'ultimo, aprendo la porta di casa, ha trovato Tarik privo di vita, sul divano dell’abitazione.
Non si esclude che alla base del decesso ci possa essere stato un arresto cardiocircolatorio, annunciato proprio da quel dolore alla schiena lamentato dall’uomo, il giorno prima.
Sul posto i carabinieri e un’ambulanza rianimativa del 118. (
CasertaCE)
La storia dei due fratelli morti per Covid
Il Covid continua a mietere vittime. Elio, per tutti Lello, e Silviano Ascolano, rispettivamente di 80 e 77 anni, sono morti nello stesso giorno.
I due fratelli, uniti da un tragico destino, erano ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale "Spaziani" di Frosinone.
I due fratelli stroncati dal Covid nello stesso giorno
A riportare la notizia è Il Messaggero. Sabato scorso le condizioni di entrambi si sono aggravate al punto che un'insufficienza respiratoria è stata fatale.
Nonostante il trasferimento nel reparto di terapia intensiva e il tempestivo intervento dei medici, i due pazienti sono morti.
Giovedì mattina la notizia della morte di Lello, il più grande, è stata commentata con parole di dolore dal parroco del paese, don Francesco Paglia, che ha voluto ricordare l’impegno e la grande passione artistica che Lello aveva come cantore della Cappella musicale San Michele Arcangelo.
Lutto nella comunità
"Un abbraccio nello spirito al nostro carissimo Lello, che quando cantava faceva tremare le mura della Chiesa, che non aveva bisogno di partiture quando si trattava dei canti in latino, che con tutta la neve non aveva bisogno di maglioni, ma la sua pelliccia era famosa per tutti, che faceva scendere il cielo sulla terra quando intonava le litanie di San Michele. La tua voce squarciava il cielo e apriva il cuore di tutti alla preghiera".
Nel giro di 24 ore il dramma si è ripetuto e la comunità di Vallecorsa si è ritrovata a piangere la morte del 77enne Silviano, stringendosi alla moglie Teresa, ai figli Michele e Alessandro e alle loro famiglie.
Vite condivise nelle vicende del paese, quelle di Lello e Silviano, particolarmente legati alla parrocchia del patrono, San Michele Arcangelo, e fratelli che da tempo vivevano anche sotto lo stesso tetto. Un dramma la loro morte a poche ore di distanza.
"Siamo sconvolti per quanto accaduto - ha commentato il sindaco Michele Antoniani -. La nostra comunità è stata colpita in maniera pesante dalla diffusione del virus e ci troviamo a piangere la scomparsa di due fratelli. Voglio esprimere la vicinanza mia e dell’intera amministrazione comunale alla famiglia".
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