Napoli. Scoppia un nuovo focolaio tra i più piccoli al
Santobono di Napoli. Cluster di Covid all’ospedale.
Le persone infette a Napoli
Sono già due i bambini, due gli operatori sanitari, due mamme e 4 infermieri infetti. La scoperta del focolaio è emersa dopo il tampone effettuato a un bimbo che presentava sintomi come tosse e febbre.
Il contagio al Santobono di Napoli
Si è diffuso all’interno del reparto di oncologia, dove sono ricoverati decine di bambini affetti da neoplasie.
Il primo a risultare positivo al virus un bambino che era stato sottoposto al tampone dopo aver avuto la febbre.
Scattati i controlli
All’esito del tracciamento, sono così risultati positivi un altro bambino, due OSS e 4 infermieri. Positive anche le mamme dei due piccoli pazienti.
Lo screening
Proseguirà nei prossimi giorni per capire se il focolaio si sia esteso o meno ad altri reparti del nosocomio partenopeo.
Le precarie condizioni di molti bambini ricoverati al Pausilipon rendono il Covid assai più pericoloso e difficile da gestire.
E’ di ieri la notizia della morte di una bambina di 10 anni, affetta da sindrome di autoinfiammatoria sistemica all’ospedale Gaslini di Genova.
Intanto la città di Napoli si avvia verso la stagione delle riaperture
Da domani, 26 aprile, la regione rientra in fascia gialla. L’allerta resta massima. Ma già nella giornata di ieri si sono registrati, ultimo weekend “arancione”, assembramenti in centro e in provincia.
Il virologo Massimo Galli ha lanciato l’allarme:
“Sembra già un liberi tutti. Così rischiamo altri morti. Sono scelte politiche che vanno controbilanciate dalle esigenze sanitarie”.
Nel frattempo scatta la richiesta dei genitori in Campania: in classe al 70% da lunedì, "De Luca aspetta le regole”
CAMPANIA. Rispetto delle regole stabilite nell'ultimo dl Covid del Governo Draghi senza alcuna deroga per la Campania e dunque il rientro in classe per gli studenti delle superiori ad almeno il 70 per cento.
E' quanto chiedono i genitori No Dad dell'associazione Scuole Aperte Campania in vista di lunedi' 26 quando la Campania passera' in zona gialla.
Una richiesta che arriva all'indomani delle disposizioni del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che consentono ai dirigenti scolastici di mantenere la presenza del 50 per cento di studenti in classe "qualora risulti incompatibile l'applicazione delle linee guida del DM n.39/2020".
"De Luca rispetti le regole per la Campania"
"A differenza di quello che pensa De Luca - ha detto Palmira Pratillo, presidente Scuole Aperte Campania - riteniamo che quest'anno scolastico non sia affatto concluso. Pertanto è necessario che si torni in classe come ha previsto il Governo. Chiediamo solo il rispetto delle regole e che la nostra regione non torni ad essere un'anomalia del Paese come e' stato per tutto quest'anno scolastico".
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