Tracce di virus trovate su degli oggetti: è il nuovo filone d'indagine su come si propaga il
Covid. La scoperta, come si legge su "Il Riformista", è avvenuta nel corso dei controlli a tutela della salute collettiva.
Tracce di virus Covid sugli oggetti
I supermercati, da quando è iniziata l'emergenza Coronavirus, non sono mai stati chiusi. Nel corso del tempo ci si è interrogati su quanto questi luoghi possano essere vettori di contagio e tale ipotesi potrebbe essere avvalorata dalle tracce di virus rinvenute.
Il comando Carabinieri per la Tutela della Salute, infatti, di concerto con il ministero della Salute, sta svolgendo verifiche a carattere nazionale all'interno delle suddette attività commerciali.
Sotto la lente d'ingrandimento dei Nas ci sono state le operazioni di sanificazione degli oggetti e degli ambienti. A tal proposito questi ultimi hanno effettuato 14 tamponi in quel di Salerno, di cui uno ha dato esito positivo, portando alla sanzione amministrativa per il supermercato.
Durante i controlli anti-Covi 19 nel Napoletano, invece, sono stati scoperti due supermercati che non hanno rispettato le misure previste per evitare l'estendersi dei contagi, oltre a carenze igienico-sanitarie gravi. Motivo per cui sono stati sanzionati e chiusi.
Virus sugli oggetti
I Nas hanno controllato 981 attività commerciali e sanzionato ben 173 di loro, ovvero il 18% dei supermercati sottoposti a verifica. Il totale delle multe ammonta a 200mila euro.
Toccare carrelli e cestini per contenere la spesa, pos per il pagamento bancomat e tasti per le bilance può essere pericoloso. Tali oggetti possono essere vettori del contagio.
18 degli oggetti analizzati dal comando Carabinieri per la Tutela della Salute presentavano tracce di virus. Attenzione, quindi, andare al supermercato per fare la spesa può essere un rischio.
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