Arbitro De Santis e fidanzata uccisi a Lecce: "Abbiamo lottato e poi li ho uccisi”. Antonio De Marco manca di capacità empatiche, non sa quel che dice

Antonio De Marco mancherebbe di capacità empatiche. A dirlo sono i periti della Corte d'Assise secondo cui l'imputato pare descrivere il duplice omicidio, senza alcuna emozione, sottolineano: "nessuna emozione".

Antonio, non prova emozioni, per lui l'omicidio è una pratica burocratica

"Nessuna emozione, il fatto descritto come una pratica burocratica archiviata". Questo è quello che si può rintracciare nella relazione finale riguardante Antonio De Marco. I periti nominati dalla Corte d'Assise di Lecce, si riferiscono ad Antonio De Marco, 22 anni, di Casarano (Lecce), come unico imputato dell'omicidio dei due fidanzati uccisi a Brindisi.

Antonio De Marco, l'assassino dei due fidanzati

Antonio De Marco è l'unico imputato e reo confesso di aver ucciso a coltellate i fidanzati. I due sono Daniele De Santis, 33 anni, arbitro di calcio, ed Eleonora Manta, 30, dipendente Inps a Brindisi. Il duplice omicidio è avvenuto a Lecce, la sera del 21 settembre 2020, nell'appartamento in cui la coppia a convivere. La relazione è stata depositata dallo psichiatra e psicoterapeuta Andrea Baldi, docente dell'università La Sapienza di Roma, e dal neurologo e criminologo clinico Massimo Marra, in servizio all'ospedale di Casarano.

Le conclusioni della Perizia

Le conclusioni della perizia verranno illustrate nell'udienza che si terrà il 18 maggio prossimo.

Incapacità emozionale

I periti fanno chiaro riferimento a fenomeni come l'incapacità emozionale del ragazzo. Nello specifico fanno riferimento "alla modalità di porsi in relazione con i consulenti, alla incapacità relazionale, con mancanza di amici e tentativi falliti con ragazze, all'assenza di sensi di colpa o rimorso per i fatti" e hanno rilevato "una assoluta mancanza delle capacità empatiche". Riportano inoltre la "risposta lapidaria" di De Marco ad una delle domande poste sul delitto fatta dal procuratore aggiunto "......e poi abbiamo lottato e li ho uccisi". Leggi anche: Caso Denise Pipitone: “Ora basta, non sono io la vostra Denise”. Fino a 6 anni in Romania. La ragazza di Scalea nega tutto Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo