SPIRANO (BERGAMO). E' Sergio Persico l'uomo di 53 anni morto ieri in una ditta di Spirano, in provincia di Bergamo. Il 53enne si aggiunge a tutte le altre vittime del lavoro che negli ultimi giorni in Italia hanno subito un incremento mostruoso.
Il dramma in provincia di Bergamo
Solo la provincia di Bergamo infatti piange in soli dieci giorno 3 vittime del lavoro. Persico si trovava ieri nel cortile dell'azienda per cui lavorava, la "De Berg" in via Campo Romano.
All'improvviso l'uomo è stato colpito da un camion di una ditta esterna che stava camminando in retromarcia. Tra lo choc del conducente e dei colleghi, Persico è purtroppo morto sul colpo a causa dei traumi riportati.
Sul posto si era recato anche il sindaco di Spirano, Yuri Grasselli, che aveva espresso sconcerto per una vita spezzata sul luogo di lavoro. Sulla vicenda era arrivata anche una nota congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiesto che la sicurezza venga insegnata anche a scuola.
"Ancora un lavoratore morto in azienda. Bergamo sta pagando un tributo altissimo alla sicurezza, con tre morti nel giro di pochi giorni", hanno scritto le tre sigle. Oltre a Persico, negli scorsi giorni a perdere la vita sul lavoro erano stati Maurizio Gritti e Marco Oldrati.
Sergio Persico era originario di Grassobbio ma abitava da anni ad Orio al Serio, vicino Bergamo, assieme alla moglie e alle due figlie, di 14 e 7 anni. Grande tifoso dell'Atalanta, aspettava con ansia la finale di Coppa Italia contro la Juventus in programma domani, mercoledì 19 maggio.
Nell'azienda in cui ha trovato la morte, che produce pannelli di polistirolo, l'uomo lavorava come mulettista. "È una tragedia che sconvolge e sono ancora più provato perché lo conoscevo personalmente", ha detto il sindaco di Orio al Serio al quotidiano "L'Eco di Bergamo.
Partecipava anche attivamente a tutte le attività di aggregazione del paese. È una tragedia già di per sé enorme che è ancora più amplificata dal fatto che nel nostro Comune ci si conosce tutti".
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